16 dicembre 2024

NO TODAYS (E ALTRI GRANDI EVENTI) NELLE AREE VERDI E NEI PARCHI PUBBLICI

Il prossimo Todays Festival non si terrà al parco della Confluenza, né nelle altre aree naturalistiche tutelate a livello europeo nel territorio del Comune di Torino. L’hanno annunciato a sorpresa martedì 10 dicembre gli assessori Tresso e Carretta, in occasione dell’audizione della Consulta per l’Ambiente e il Verde sul progetto del Parco dello Sport nella riserva del Meisino. Ha detto Tresso: «Non sarà previsto per il prossimo bando del Todays di utilizzare aree all’interno delle zone di Natura2000 […] come era quest’anno la zona della Confluenza.» E Carretta: «Il problema è: la città può permettersi di utilizzare aree che rientrano in fasce protette particolari? Questo è quello che […] ci ha sottolineato l’Ente Parco, questo è quello che ci hanno sottolineato alcuni cittadini. E questa è la conclusione a cui siamo arrivati: no, valuteremo altre zone».

Ci rallegriamo quindi di questo primo risultato della mobilitazione da noi lanciata in pieno agosto, molto partecipata nonostante il periodo, che ha costretto l’Ente Parco (Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese) a cambiare posizione. Aveva emesso parere positivo sullo svolgimento del Todays nel parco della Confluenza soltanto cinque giorni prima dall’inizio del festival, impedendo quindi di bloccarlo per vie amministrative. L’incalzare della nostra protesta ha obbligato l’Ente a esortare il Comune, anche dalle pagine dei giornali, a tenere in futuro questi eventi fuori dalle aree naturalistiche della rete Natura2000.

Una vittoria dei cittadini, quindi. Ma la nostra posizione va ben oltre, perché noi abbiamo chiesto di escludere totalmente i parchi e le aree verdi pubbliche dai siti che possono essere utilizzati per i grandi eventi e per l'allestimento di strutture temporanee e fisse di grande impatto. Respingiamo lo sfruttamento dei beni pubblici, in particolare dei prati e degli alberi dei nostri parchi, per far girare volani economici dai quali la collettività non trae profitto.

Rileviamo intanto la macroscopica contraddizione per cui mentre le istituzioni, concordi, escludono il parco della Confluenza dai siti in cui è possibile tenere il Todays Festival, evento impattante ma temporaneo, vanno avanti imperterrite con il devastante progetto della Cittadella dello Sport al Meisino. Ma Meisino e Confluenza sono due parti della stessa area protetta della Rete Natura2000. E al Meisino, che include una Zona di Protezione Speciale, l’impatto permanente della conversione in palestra a cielo aperto è ben lontano dall’essere azzerato dall’annunciato spostamento della pista di pump track e forse dall’eliminazione delle passerelle nelle zone umide (modeste modifiche richieste dalla Consulta).

Sulla Cittadella dello Sport incombe inoltre la gestione per mezzo di una fondazione di partecipazione, in odore di ingerenze private. Pertanto No Todays al Parco della Confluenza esprime solidarietà al Comitato Salviamo il Meisino, il quale chiede l’archiviazione dell’intero progetto e denuncia la finta rinaturalizzazione della ZPS, purtroppo avallata anche dalla Consulta.

Non solo, ma abbiamo letto su La Stampa dell’11 dicembre un’altra dichiarazione dell’Assessore Tresso sull’edizione scorsa del Todays  al parco della Confluenza: «Tra fasi di allestimento e disallestimento, troppo a lungo un’ampia fetta di verde è stata chiusa al pubblico». Alleluja che ci si accorga tardivamente di quello che era evidente a tutti i cittadini, appena hanno saputo del cronoprogramma! Ma come si chiama questa patologia sensoriale che ha colpito la Giunta, che vede l’impatto del Todays sul parco della Confluenza ma non quello della Cittadella dello Sport al Meisino, e si rende conto che non è giusto requisire per un mese ai cittadini il parco pubblico della Confluenza, ma non il prato di piazza d’Armi per quasi tutto l’anno, per le ATP Finals?

Ma non basta ancora. Tresso dice pure: «Sul piano ambientale e anche acustico l’impatto del Todays è stato eccessivo.» Ma toh, guarda! E i sudditi potrebbero sapere quanto eccessivo? Si potrebbero rendere pubbliche le relative valutazioni prescritte dall’Ente Parco, e capire alla fine chi e come le ha fatte? Potremmo sapere se l’impatto ambientale e acustico è stato tale da causare dei danni? E se ne ha fatti, come e quanto verranno sanzionati? Oppure in questa città chi vince un bando, oltre a poter cambiare il contenuto della sua offerta dopo l’aggiudicazione, è abilitato a procedere per tentativi ed errori, facendo danni ma restando impunito? A noi sembra che troppe cose stiano venendo oscurate, in queste gare non così pubbliche, prima, durante e dopo.

Infine, un altro articolo, sul Corriere della Sera sempre dell’11 dicembre, riporta come probabile sede scelta per il Todays 2025 l’area verde del Parco Peccei di via Cigna. Attendiamo dettagli in merito, anche se, come abbiamo detto, noi siamo contrari all’abuso di tutte le aree verdi pubbliche. Barriera di Milano è per di più un quartiere la cui scarsissima vegetazione andrebbe rigorosamente preservata e incrementata, anziché venire triturata sotto le scarpe degli spettatori dei concerti. Il parco in questione è intitolato ad Aurelio Peccei, promotore del Club di Roma, che nel 1972 pubblicò il famoso Rapporto sui limiti dello sviluppo: sarà al parco Peccei che finalmente i nostri amministratori incontreranno la loro nemesi politica, per essersi ostinati a non vedere questi limiti e a favorire interessi particolari, anziché considerare le esigenze essenziali quotidiane della collettività?

Noi vogliamo il pane, il verde e le rose, e che i circenses privati sponsorizzati o finanziati dal Comune e dalle attigue fondazioni si tengano dove non sfruttano e danneggiano i beni pubblici.

29 novembre 2024

LE PARTI OSCURATE E IL BANDO DI CAPODANNO: MA QUELLO DI TODAYS, CHE FINE HA FATTO?

Le indiscrezioni di stampa che davano  la Fondazione Reverse vincitrice della gara di appalto per il concerto di fine anno in piazza Castello, dopo essersi già aggiudicata il bando della Fondazione Cultura per la passata edizione del festival TOdays, erano vere: lo conferma la determinazione dirigenziale della  Divisione Eventi e Promozione Turistica - Sport e Tempo Libero n. 7254 del 20 novembre 2024, pubblicata anche all'albo pretorio on line,  con cui il Comune di Torino approva l’aggiudicazione definitiva a favore di Fondazione Reverse ETS medesima (mandataria al 60%) in raggruppamento temporaneo d'impresa costituenda con Eventi 3 Srl (mandante al 40%), uno studio di allestimenti,  "per il servizio di ideazione, progettazione, produzione e gestione dello spettacolo in occasione dei festeggiamenti della città per Capodanno 2024 per un importo complessivo pari a Euro 908.900,00 Iva 22% inclusa".

Non conferma, la determinazione dirigenziale (come potrebbe, d'altronde), ma neanche nega, invece, l'altra parte dell'indiscrezione secondo cui protagonisti principali dello spettacolo vincitore dell'appalto sarebbero stati Tananai e i Morcheeba, cosa peraltro smentita già, per quanto lo riguardava, da Tananai medesimo in più occasioni: l'atto approvato non contiene nessuna indicazione di quale sia il contenuto dell'offerta progettuale che ha fatto ottenere ai due soggetti vincitori, da parte della commissione aggiudicatrice, 87,10 punti di valutazione sulla base del progetto artistico-tecnico. E non sono nemmeno presenti, all'albo pretorio, gli allegati citati, cioè il verbale con gli esiti dei lavori della Commissione medesima e i punteggi attribuiti. 

Bisognerà quindi aspettare la conferenza stampa per sapere se, oltre a quello del soggetto vincitore socio di maggioranza al 60%, Reverse, le indiscrezioni avevano anche azzeccato,  oltre a quello che non ci sarà, qualche altro nome tra i protagonisti della serata, cioè i Morcheeba (o quel che ne resta del gruppo di successo degli anni 90 del secolo scorso) e la presentatrice, Malika Ayane. Oppure se invece le altre notizie sfuggite erano completamente sbagliate.

Per organizzare e gestire il concerto del 31 dicembre e mettere poi a disposizione il palco e le attrezzature (impianti elettrici e di illuminazione, audio e video) anche il 1° gennaio 2025 (per il concerto di musica classica organizzato dalla Fondazione Cultura comunale nel pomeriggio) il Comune di Torino pagherà quest'anno ai soggetti che si sono aggiudicati l'appalto ben 908.900,00 euro Iva compresa, mentre per l'analogo servizio lo scorso anno, aggiudicato alla società Biancaneve srl,  la spesa era stata di 693.856,70 sempre IVA inclusa, quindi circa 215.000 euro in meno. 

Con anche la differenza che nel 2023 la procedura di gara era stata indetta per un importo massimo di spesa di 709.999,74 IVA compresa,  ma era poi previsto che i concorrenti, per ottenere il migliore punteggio,  presentassero, oltre al progetto artistico e tecnico valutato dalla commissione aggiudicatrice,  anche una offerta economica, cioè proponessero di effettuare il servizio a un costo piu' basso di quello messo a base della gara stessa, ottenendo grazie a questo un ulteriore punteggio da assommare a quello espresso dalla commissione. Motivo per cui l'appalto fu assegnato con una spesa di circa 15.000 euro in meno del massimo previsto: quest'anno invece l'appalto è stato a prezzo fisso, senza una offerta economica che consentisse di ribassare l'importo a base di gara e solamente quindi in conseguenza della valutazione del progetto da parte della commissione aggiudicatrice. E senza nessuna possibilità, soprattutto, che il Comune potesse anche spendere di meno: evidentemente perchè i festeggiamenti del Capodanno sono stati considerati troppo importanti per poterci addirittura risparmiare sopra, visto poi che  già erano stati stanziati oltre 200.000 euro in più rispetto all'anno scorso.

Confrontando l'atto di aggiudicazione definitiva della gara di quest'anno con quello dello scorso anno, la determinazione dirigenziale n. 8113 del 20 dicembre 2023, si nota anche che, sempre quest'anno, a differenza dello scorso"in ottemperanza all’art. 36 co. 1 e 2 del D.Lgs 36/2023, in data 05/11/2024  è stato richiesto agli operatori economici ammessi alla gara in oggetto, (...) di trasmettere una dichiarazione contenente i dettagli delle loro offerte progettuali che a loro parere costituissero segreti tecnici e commerciali, ai sensi dell’art. 98 e seguenti del Codice proprietà industriale, motivando tale richiesta adeguatamente, affinché questi fossero oscurati agli altri concorrenti." Se ne deduce che, quindi, i progetti presentati quest'anno, a differenza  di quelli del 2023, siano stati di tale valore da rendere "secondo motivata e comprovata dichiarazione dell'offerente"   applicabile il suddetto articolo 98? Secondo cui "Costituiscono oggetto di tutela i segreti commerciali. Per segreti commerciali si intendono le informazioni aziendali e le esperienze tecnico-industriali, comprese quelle commerciali, soggette al legittimo controllo del detentore (...)"  

Sempre la determina di aggiudicazione definitiva specifica poi che "Alla data posta quale termine del 09/11/2024, sono giunte richieste di oscuramento da parte di tutte le ditte ammesse. Si dà atto che le motivazioni addotte sono state approvate nella relazione del RUP conservata agli atti dalla Divisione scrivente.". Sarebbe interessante sapere se sono quindi stati oscurati, su richiesta dei partecipanti, anche i nomi di artisti singoli e gruppi proposti nei progetti, compresi quelli che erano stati oggetto delle indiscrezioni di stampa: ma crediamo proprio di no, chi puo' considerare "informazioni aziendali e esperienze tecnico-industriali" i nomi di musicist* e cantanti di fama nazionale o internazionale che si vedono in televisione o si sentono in radio tutti i giorni, per di più destinati poi a salire sul palco in una piazza pubblica (anche se magari solo di fronte a 10.000 spettatori, nonostante una spesa di 900.000 euro per farceli esibire)?.

Restiamo quindi in attesa della conferenza stampa sul concerto di fine anno, organizzata dal Comune, per fugare i dubbi che ancora restano. Ma restiamo anche in attesa della risposta dell'assessore competente Carretta all'interpellanza presentata da una consigliera comunale. E magari di un accesso agli atti che qualche consigliere comunale vorrà presentare, a cui certo non si potrebbe contrapporre un presunto segreto industriale o commerciale. 

Aspettiamo nel contempo anche di sapere cosa ne è del bando 2025 e 2026 di Todays, ora che la Giunta ha deliberato le linee di indirizzo per la Fondazione Cultura ma però il Consiglio Comunale non ha ancora conosciuto e valutati sia gli esiti dell'edizione 2024 sia dell'impatto sul parco della Confluenza e sulla vicina riserva naturale del Meisino. Ma ci saranno state richieste di oscuramento anche su quelle informazioni?

16 novembre 2024

Per l'assessora alla cultura Purchia e la Giunta il Todays Festival può tornare nel Parco della Confluenza

Anche con una ruota (panoramica) in meno, a cui ha messo le ganasce l'AIPO perché la si voleva posteggiare su zona esondabile, l'assessore agli eventi Carretta e soci sembrano determinati a tirare dritto per gli altri progetti, ignorando le obiezioni degli Enti preposti, della Consulta comunale per l'ambiente e dei movimenti.

In particolare, la delibera della Giunta Comunale 656/2024 del 5 novembre, proposta dall'assessora Purchia, che approva le linee di indirizzo per il programma culturale 2025 della Fondazione Cultura e riguarda anche l'edizione 2025 del Todays Festival, non lascia intravedere da parte dell'amministrazione comunale la possibilità di invertire la tendenza a decidere in funzione dei propri obiettivi a prescindere da considerazioni di efficacia e opportunità, nonché dai danni economici e ambientali che ne possono derivare, come molti casì (dal parco del Meisino alla ruota panoramica, all’ospedale alla Pellerina, all’area ThyssenKrupp e alla stessa scorsa edizione di Todays) stanno a dimostrare.  

In tale delibera, le sole differenze rispetto a quanto era previsto per il 2024 sono che non si precisa più che il festival si deve tenere solamente nella Circoscrizione 6, ma gli si attribuisce "l'obiettivo di valorizzare l'area nord della città", attraverso "un'offerta specifica nei mesi estivi, con particolare attenzione al mese di agosto". E che, come "per le altre manifestazioni estive, anche per il festival Todays si ritiene opportuno aprire a percorsi di più ampio respiro, che prevedano progettualità biennali, ai fini di favorire il radicamento dell'iniziativa sul territorio." Con questa decisione della Giunta ora la Fondazione Cultura, che nel contempo ha avuto rinnovata la convenzione con la Città di Torino per gli anni dal 2025 al 2027, è abilitata a pubblicare il bando biennale 2025-26, che per quanto se ne sa potrebbe anche essere già stato preparato.

Non sono specificate nella delibera altre condizioni che il bando medesimo deve prevedere, come il non utilizzo  dei parchi e di aree verdi da noi richiesto, o almeno del parco della Confluenza come richiesto da altri soggetti. E non si indica neanche se gli eventi dovranno tenersi tutti in un'unica sede, quale indirizzo di tipo musicale dovrà essere perseguito (si dice genericamente "attraverso la proposta di una iniziativa dedicata a un pubblico giovane", addirittura non si parla proprio di musica). Insomma, l'assessora alla cultura Purchia, che ha proposto la delibera (quindi senza formalmente l'intervento dell'assessore agli eventi Carretta) dà carta bianca alla Fondazione Cultura per gestire le prossime due edizioni del festival e il relativo bando, che ormai è urgente: o meglio, per gestirlo lei stessa (in autonomia o con altri assessori) in rapporto diretto con la fondazione.

Tutto ciò senza che però il Consiglio Comunale sia stato prima messo in condizione di formulare in proposito proprie valutazioni e ipotesi sulla base degli esiti dell'edizione 2024, compresi quelli di tipo ambientale,  come era stato invece chiesto anche da consiglier* PD e AVS della maggioranza nella riunione congiunta delle commissioni Ambiente e Cultura chiamate a discutere sulla mozione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, con la quale veniva chiesto di non programmare più il Todays Festival alla Confluenza. In quella occasione erano stati proprio gli/le stess* consiglier* di maggioranza a richiedere che, prima di esprimersi sulla modalità di organizzazione dell’edizione 2025, gli assessori competenti Purchia, Carretta e Tresso (allora assenti) si presentassero in Consiglio Comunale per relazionare su cosa era successo al parco della Confluenza nell’agosto e settembre scorsi.

Il 5 novembre scorso invece la Giunta Comunale ha autonomamente deciso, su indicazione dell’assessora alla cultura, che il festival potrà svolgersi anche in aree esterne alla Circoscrizione 6, senza escludere i parchi e le aree verdi e stabilendo che chi vincerà il bando lo organizzerà per due anni consecutivi, cioè fino a poco prima delle prossime elezioni. Saranno d’accordo quindi, con queste scelte già fatte, i/le consiglier* comunali di maggioranza e il gruppo 5 Stelle presentatore della mozione, ancora in attesa di essere discussa e votata, che aspettavano invece di poterne parlare prima in Consiglio?

Certo altre condizioni potrebbero essere inserite nel bando prima che questo venga emesso, ma non ci sembra che l'operato della Giunta faccia sperare che questo avvenga. 


07 novembre 2024

MALIKA AYANE E IL SONIC PARK MATERA: I "MISTERI" DELLA FONDAZIONE REVERSE.

La cantautrice Malika Ayane - che si esibirà a Torino il prossimo 13 novembre - in un'intervista al Corriere non conferma la sua partecipazione al concertone torinese di Capodanno organizzato (secondo le indiscrezioni filtrate dalla stampa) dalla Fondazione Reverse: dopo la smentita di Tananai - le notizie riportavano la presenza del cantautore milanese, Ayane e Morcheeba - resta da capire come sia possibile gestire un bando, finanziato con soldi pubblici, con queste modalità. 

Alla mancanza di trasparenza, si aggiunge l'assoluta incompetenza dell'assessore ai "Grandi Eventi" Carretta secondo il quale, citando una recente intervista: "I numeri non sbagliano mai e appagano gli sforzi fatti". Forse si è dimenticato del flop del Todays Festival...

Nell'attesa della lineup prevista per il concertone, può essere utile rispolverare un servizio di "Striscia la notizia" del maggio 23 (link: https://www.striscialanotizia.mediaset.it/.../matera.../), nel quale viene denunciata la vendita di biglietti per il Sonic Park di Matera 2023 (sempre organizzato dalla Fondazione Reverse) prima della valutazione di incidenza ambientale - la famosa VIncA - che ricordiamo anche per il caso Parco della Confluenza. L'edizione 2023 venne realizzata senza rispettare i vincoli prescritti, ad esempio sul "disturbo continuativo" arrecato all'avifauna. 

La giunta pentastellata del sindaco Bennardi, aveva addirittura approvato un atto per concedere, agli organizzatori degli eventi, la deroga per il superamento dei limiti di inquinamento acustico. Nel 2024, la Fondazione Reverse decide di non organizzare il festival lamentando "complessità burocratiche". Ulteriori info nell'articolo: https://www.lecronachelucane.it/.../sonic-park-a-cava.../

Noi siamo ancora in attesa di risposte chiare in merito al prossimo bando del Todays Festival per il 2025: verranno escluse le aree verdi e i parchi? Oppure prevarrà la linea dell'assessore Carretta, che sostiene: "I grandi eventi hanno restituito i parchi alla cittadinanza"?

NO TODAYS AL PARCO DELLA CONFLUENZA

La ruota panoramica “bloccata” dalla burocrazia

La ruota panoramica “bloccata” dalla burocrazia. Così si intitola l’articolo di Adele Palumbo del 5 novembre 2024 sull’edizione digitale di “Torino Cronaca”. E si conclude con: "La speranza è che le luci sull’attrazione possano accendersi per le feste di Natale".

Ma la speranza di chi? Leggendo l’articolo, si scopre che è la speranza di ThreeWheel, società che si occuperà dell’attrazione dopo la sua installazione, e del suo titolare (promosso a CEO nell’articolo) Massimo De Carlo. Cercando in rete si scopre che una società ThreeWheel non esiste: esiste una srl chiamata TheWheel, che ha già avuto qualche problema a Rimini, dove ha installato la medesima ruota, come si può leggere qui: Rimini. Chiesta la condanna per la Ruota Panoramica - Chiamamicitta. Perché si sa, si comincia con un’installazione temporanea (anche la Soprintendenza di Torino ha dato l’ok a patto che la ruota non permanga a ingombrare la visuale del / dal Monte dei Cappuccini oltre sei mesi), ma poi un giro di giostra tira l’altro…

Benché la giornalista non lo nomini, sicuramente la speranza che si arrivi a installare la ruota ai giardini Ginzburg è condivisa anche dall’Assessore Domenico ("Mimmo") Carretta, proponente di carrettate di pessime idee tutte impattanti sul verde pubblico, dal parco dello Sport piazzato nella riserva naturale del Meisino, tutelata da normative europee, al Todays Festival al parco della Confluenza. E proponente anche della ruota panoramica, il cui bando pubblico è stato fulmineamente deliberato-approvato-aggiudicato tra agosto e settembre. Che, come si legge nell’articolo, oltre un anno fa ci fosse già stata una fuga di notizie che, in assenza di delibere e bandi, parlava già dell’installazione della ruota in città in occasione delle feste di Natale è alquanto preoccupante. Come siamo messi, a legalità, in questa città?

In ogni caso, che la ruota possa fare capolino (con i suoi 60 metri di altezza!) in città per le feste di Natale non è certo la speranza dei cittadini. I quali, tra raccolte firme e volantinaggi, sperano che la ruota panoramica non sia installata mai, con il suo peso e la sua altezza, sulla sponda del fiume, restando bloccata innanzitutto dal buon senso. L’articolo invece declassa le doverose e obbligatorie valutazioni tecniche a “burocrazia” e gli Enti che devono essere coinvolti nella procedura a “14 soggetti esterni”, quasi che fossero ficcanaso guastafeste.

Vien da domandarsi se la speranza dei giornalisti sia di scrivere presto succosi articoli sul disastro occorso a causa di venti a 100 kmh che fanno crollare nel fiume la ruota: possibilità di cui dobbiamo tenere conto oggigiorno (Fiera di Gandia | Cade la ruota panoramica, 35 feriti), così come delle alluvioni e delle siccità, che sconsigliano pure di aggravare il carico di inquinamento urbano aumentando le attrazioni turistiche e i grandi eventi con il relativo traffico. I monumenti e i parchi di Torino sarebbero già sufficienti, come attrazioni, poiché non li ha uguali nessun’altra città, mentre di ruote panoramiche è pieno il mondo, e qualcuna va pure a fuoco: Incendio su una ruota panoramica, 20 feriti - RSI

Nell’epoca del cambiamento climatico forse i giornalisti dovrebbero tornare a scrivere gli articoli a penna, avendo così più tempo per ragionare. In ogni caso non dovrebbero farsi interpreti di interessi estremamente circoscritti e privati, contrastanti con quelli pubblici ovvero della popolazione. Tra i quali c’è anche l’utilizzo del grande prato di piazza d’Armi, occupato e devastato dalle altre attività commerciali che, come la ruota, girano intorno agli ATP Finals. A causa di ciò, il prato resta confiscato ai cittadini per 10 mesi, per i 5 anni in cui ci siamo aggiudicati il meraviglioso grande evento ma anche i suoi imprevisti effetti collaterali sui beni comuni di tutti. Effetti che potrebbero essere evitati se gli amministratori adeguassero il loro pensiero al periodo in cui viviamo.


04 novembre 2024

LA PASSEGGIATA DI "UN ALTRO PIANO PER TORINO" A BERTOLLA: RSA, PARCHI DI CEMENTO E L'IMMANCABILE BANDO DEL FESTIVAL TODAYS.

E si parte - dal quartiere Verna precisano - con i prati che sono stati salvati dal comitato "Salviamo Barca e Bertolla": mentre un labrador ti posa delicatamente un legnetto vicino alle scarpe e tu, dopo una finta alla Messi, lo calci a non più di venti cm (sicché il labrador te lo riporta molto scazzato), una residente ricorda che l'isolone Bertolla era stato, ahinoi, inserito tra le possibili location del Todays festival 2024. 







Pochi passi e ci troviamo di fronte la RSA "Giardino degli Aironi" una residenza per anziani Prestige con un elevato standard alberghiero e un ampio spazio verde con "giardino sensoriale" (così viene descritta la struttura sul sito). I residenti raccontano la trasformazione del prato antistante causata dall'apertura della RSA e di suite che costano 7000 euro al mese. Il "Giardino degli Aironi" è la settima struttura del colosso francese Orpea a Torino, la dodicesima in Piemonte e la ventiseiesima in Italia: nel 2022, il giornalista Victor Castanet, ha pubblicato un libro inchiesta "Les Fossoyeurs" (I becchini) dove denunciava i maltrattamenti subiti dagli anziani e dalle anziane nelle case di cura Orpea. Razionamento dei farmaci, delle protezioni sanitarie e del cibo, carenze di personale: un sistema basato sulla logica del massimo profitto e dei minimi costi. 


"Voci di quartiere": i protagonisti siete voi! assicura un cartello che pubblicizza gli appuntamenti di "Torino Cambia"; ascoltare le persone per costruire la Torino di domani attraverso incontri, passeggiate, spettacoli ed "incursioni". Per "incursioni" si intendono i viaggi della cargo bike Alfonsina nei mercati e nelle piazze per raccogliere il punto di vista degli abitanti sulla Torino che verrà: una narrazione - o come dicono loro uno storytelling - per giustificare, con la presunta partecipazione della cittadinanza, le mani sulla città di Bloomberg e Compagnia di San Paolo. La disperata ricerca del "City Branding", per una città sempre più contraddistinta dal transitorio, dall'effimero e dalla megalomania tossica: secondo i dati forniti pochi giorni fa all'Accademia delle Scienze, Torino ha subito in dieci anni un calo del 18% nella fascia d'età 25-44 anni. Abbandonare la città oppure eliminare il problema alla radice evitando di venire al mondo, sono gli antidoti al veleno che inoculiamo anche oggi, in dose minore, quando ascoltiamo le parole di chi il quartiere lo vive e vuole preservarlo dalla speculazione: il "Condominio Parco degli Aironi" in strada Bertolla, un complesso residenziale con un futuro parco di 40 mila mq, per ora uno scheletro senza stile e senza respiro. 


Dopo un tot di metri (e qualche altro bastoncino lanciato al labrador) ci viene raccontata la storia dell'isolone Bertolla (e del suo rapporto con il Parco della Confluenza): ospita una garzaia - unico caso in Europa insieme ad Amsterdam dentro i confini di una grande città - e ha subito un taglio sostanzioso del pioppeto nel 2020. Vengono messe in luce le colpe dell'Ente Parco del Po, azioni che hanno portato ad un declassamento (un declassamento di fatto che può anticipare quello formale) della Confluenza e del Meisino. E tocca appunto al comitato "Salviamo il Meisino", quando ormai siamo avvolti dalla nebbia - a tratti ricorda la Ravenna di Antonioni, ma senza le ciminiere - chiudere gli interventi con la descrizione della "Cittadella dello Sport" o "Centro per l'educazione sportiva e ambientale": un progetto da 11.5 milioni di euro finanziato dal PNRR duramente contestato per l'impatto devastante e la militarizzazione del territorio.

Torniamo come il funghetto del Monopoli al punto di partenza in via Fattorelli che oggi coincide con il punto di arrivo: riusciamo a saltare la casella "In prigione" e ci interroghiamo (non è questo lo scopo del gioco?) sul numero di dadi in possesso degli speculatori.


No Todays al Parco della Confluenza

25 ottobre 2024

MA CHE CE FREGA DEL TODAYS FESTIVAL AL PARCO DELLA CONFLUENZA? È LA GIORNATA DEL CITY BRANDING!!

 

Il progetto per rifare il logo: un investimento strategico da 432 mila euro con il bando a novembre, raccontano gli organi di stampa, ed ecco spiegata la "fuga" dei consiglieri e delle consigliere del PD dalla seduta delle commissioni Cultura+Ambiente. Seduta pubblica con la discussione inerente alla mozione "No Todays al Parco della Confluenza" - il titolo spiega tutto o perlomeno, dovrebbe spiegare, perché a quanto pare non è stato compreso dagli esponenti del PD. Ma come puoi mancare alla presentazione del City Branding che, secondo le intenzioni dell'amministrazione, porterà TORINO NEL MONDO? Rinunciare per il PD è impossibile - proposta per il logo facile facile: "WE LOVE GRANDI EVENTI" - e quindi meglio non ascoltare le conclusioni della commissione. Cosa sarà mai un altro floppone Todays dentro il Parco della Confluenza? 

Spoileriamo (per usare un termine odioso e abusato) il finale: l'atto è stato liberato per l'aula ma verrà sospeso in attesa di ulteriori "approfondimenti"; erano assenti gli assessori (e senza, gli esponenti del PD non sanno quali decisioni devono prendere), le foto della devastazione del parco non erano sufficienti per giudicare l'impatto del festival (meglio aspettare i risultati della Fondazione Reverse che, avendolo organizzato, sicuramente saranno obiettivi) e la Consulta per l'Ambiente ha ricordato che le valutazioni sull'area devono essere fatte PRIMA non DOPO. Altrimenti ti ritrovi, come aveva ricordato a mezzo stampa, la direttrice dell'Ente Parco, con il cerino in mano. 

Distinguere il PD dalle destre è diventato impossibile: il consigliere Ledda (uomo di fiducia di Salvatore Gallo, stando alle inchieste), oggi ha detto in commissione che "Il parco della Confluenza è frequentato in maniera sbagliata". Il "moderato" Fissolo - quello che in un post accostava le roulotte dei ROM alla monnezza, se non ricordiamo male - ha scomodato persino Comala per beatificare la socializzazione nelle aree verdi e ha ricordato il "meraviglioso" programma della maggioranza: puntare sugli eventi. Per concludere, l'intervento della consigliera Diena di Sinistra Ecologista che non ricordava il no del suo partito (a giochi fatti) nella precedente commissione a tema Todays e l'ha trasformato, nei suoi ricordi, in un sì. Più che comprensibile: un no di SE al PD è un evento miracoloso, quindi è possibile non ricordarlo. Resta il fatto che il PD, al momento, non vuole escludere il parco della Confluenza dal prossimo bando per il Todays Festival, come era facile prevedere. 

Dobbiamo dedurre, quindi, che il prossimo bando (triennale oppure no) non verrà emesso dalla Fondazione Cultura fino a quando il Consiglio Comunale non si sarà espresso con il voto? Noi, in ogni caso, continueremo a mobilitarci contro la devastazione provocata dai Grandi Eventi.

No Todays al Parco della Confluenza

23 ottobre 2024

Giovedì 24 ottobre discussione in commissione della mozione 5 Stelle contro Todays al Parco della Confluenza


Giovedì 24 ottobre alle 16:30 le Commissioni Ambiente e Cultura del Consiglio Comunale si riuniranno per discutere, in seduta congiunta, una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle: il documento impegna il Sindaco e la Giunta a non realizzare nel Parco della Confluenza le prossime edizioni del festival Todays. Prima del voto in Consiglio Comunale, quindi, la discussione si svolgerà in un contesto più raccolto, ma sempre accessibile al pubblico.

Giovedì 24 potrebbe manifestarsi l'opposizione politica interna al Comune alla eventuale scelta dell'amministrazione di usare, per il 2025, il Parco della Confluenza per fini privatistici. Noi ci siamo già espressi contro questa modalità d'uso del parco medesimo e contro i "Grandi e Piccoli Eventi" in grado di creare danni all'ambiente e al verde pubblico. La mozione del Movimento 5 Stelle si limita a chiedere di non utilizzare più la Confluenza per Todays, ma secondo noi doveva essere estesa la richiesta anche al resto delle aree verdi cittadine. In ogni caso, il riconoscimento da parte del consiglio di questa opzione di non uso del parco  con un voto a maggioranza - per quanto le mozioni molto spesso poi non diano seguito a nessuna iniziativa concreta - potrebbe fornire un primo segnale positivo circa la volontà dell'amministrazione torinese di ridurre l'uso indiscriminato delle aree verdi per altri scopi, in controtendenza con quello che invece sta succedendo per altre iniziative già programmate, come la ruota panoramica ai giardini Ginzburg e il "Natale in Giostra" al Parco Dora, per fare due esempi. Dubitiamo fortemente, però, che ci possa essere una maggioranza in Consiglio Comunale, con queste posizioni difformi: il partito prevalente, il PD, esprime gli assessori che hanno preso le decisioni più impopolari e dannose sull'utilizzo delle aree verdi e l'opposizione di destra considera il verde uno strumento per l'estrazione di profitto e non per migliorare la qualità di vita della cittadinanza. 

Sarà interessante invece riscontrare se, ai 5 Stelle che voteranno a favore della mozione, si aggiungeranno altr* consiglier*: ad esempio i due esponenti di Sinistra Ecologista il quale, pur facendo parte della maggioranza che sostiene la Giunta, si è dichiarato, come partito - in occasione di precedenti occasioni anche istituzionali - contrario a proseguire l'esperienza di un festival nel parco della Confluenza. Dai due consiglier* dovrebbe anche arrivare la proposta (visto che fanno parte di un partito che si definisce ecologista) di un miglioramento della mozione: possibile, appunto, includendo il non utilizzo non solo per Todays e al Parco della Confluenza, ma a tutti gli eventi impattanti e a tutte le aree verdi e parchi. Tutte eventualità sulla cui concretizzazione non abbiamo però reali aspettative, sulla base di quanto è stato proposto dall'amministrazione comunale sinora.

Pensiamo che comunque sia importante che in questa occasione di discussione pubblica - e in quella che si verificherà quando la mozione verrà messa in votazione in Consiglio Comunale - ci sia attenzione da parte della cittadinanza e dei collettivi che lottano contro i danni provocati all'ambiente e al verde dalle scelte dell'amministrazione attuale (e di quelle precedenti). 

Per questo invitiamo ad assistere alla riunione congiunta delle due commissioni a Palazzo Civico, oppure a seguirla tramite lo streaming disponibile dalle 16,30 di giovedì 24 ottobre sul sito comunale al link https://www.comune.torino.it/multimedia/commissioni/orologio.shtml


15 ottobre 2024

TANANAI SÌ/NO: LA FONDAZIONE REVERSE DOPO IL FLOP DEL TODAYS FESTIVAL E LA DEVASTAZIONE DEL PARCO DELLA CONFLUENZA, SI AGGIUDICA IL BANDO PER IL CONCERTO DI CAPODANNO.


Ieri è uscita la notizia che i vincitori del bando per Todays 2024 si sono aggiudicati anche quello per il concerto, organizzato e pagato dal Comune di Torino, del 31 dicembre in piazza Castello, gestito non dalla Fondazione Cultura ma dal servizio comunale eventi. Il bando comprende la fornitura del palco e dei servizi anche per il concerto di musica classica del giorno successivo organizzato dalla Fondazione Cultura. Referenti politici di questi eventi sono ancora gli assessori Purchia e Carretta. L'aggiudicazione del concerto, gratuito per il pubblico, a Fondazione Reverse, è stata fatta secondo gli organi di informazione, sulla base di una offerta che comprende come ospite di punta Tananai: ma oggi, l'agenzia che lo rappresenta, dichiara che il suo artista non potrà esibirsi perché ha un contratto per un concerto a pagamento, sempre a Torino, previsto per il 3 dicembre. Come è potuto succedere? Non è stata verificata al momento di aggiudicare il bando, la reale disponibilità degli artisti per il 31 dicembre? 

Esattamente come non era stato verificato al momento di aggiudicare il Festival Todays 2024 che esistessero i requisiti per l'utilizzo del parco della Confluenza, ma era stata chiesta nel bando solamente una verifica di compatibilità - prodotta da chi presentava l'offerta - lasciando poi le verifiche formali alla fase successiva all'aggiudicazione. Una fase successiva in cui, diventava complicato, mettere in discussione la scelta di quel parco - come ha fatto capire la direttrice dell'Ente Parco del Po nelle dichiarazioni post festival. 

La gestione dei bandi per la realizzazione di eventi non può avere zone d'ombra che lascino margini di incertezza sulla loro consistenza e impatto, perché i danni, che possono derivare dall'accertamento successivo nel caso di una  mancanza di requisiti di fattibilità e sostenibilità, possono essere gravi.

12 ottobre 2024

Invito a incontro - mercoledì 16 ottobre, ore 19


Invitiamo tutte e tutti a venire all'OST Barriera (via Luigi Pietracqua 9, Torino) mercoledì 16 ottobre alle 19  per continuare a organizzare il contrasto alle ipotesi di sfruttamento del Parco della Confluenza  e di altri parchi o aree verdi per l'organizzazione del festival Todays e di eventi o attività impattanti in modo negativo sul verde pubblico e sull'ambiente naturale

07 ottobre 2024

𝐍𝐎 𝐓𝐎𝐃𝐀𝐘𝐒 𝐀𝐋 𝐏𝐀𝐑𝐂𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐍𝐅𝐋𝐔𝐄𝐍𝐙𝐀 𝐑𝐈𝐒𝐏𝐎𝐍𝐃𝐄 𝐀𝐋𝐋𝐄 𝐃𝐈𝐂𝐇𝐈𝐀𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐃𝐄𝐋𝐋'𝐀𝐒𝐒𝐄𝐒𝐒𝐎𝐑𝐀 𝐏𝐔𝐑𝐂𝐇𝐈𝐀


L'assessora alla Cultura Rosanna Purchia nella seduta del Consiglio Comunale del 30 settembre, ha risposto, leggendo dati e spiegazioni, alle questioni poste dal consigliere e capogruppo del Movimento 5 Stelle Andrea Russi con l'interpellanza n. 432/2024 “IL GRANDE FLOP DEL NUOVO TODAYS FESTIVAL”: intervento assessorile e replica del consigliere sono presenti dal minuto 2:04:42 nella registrazione disponibile sul sito del Comune di Torino al link: https://www.youtube.com/live/0ZvDtxdFExo?si=S5YCiBrv2EIVN5GX

Il testo dell'interpellanza è scaricabile da qui:

Di seguito la replica di “No Todays al Parco della Confluenza” alla risposta dell’assessora.

Nella sua risposta, la responsabile culturale dell'amministrazione comunale torinese ha comunicato che i 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐚𝐠𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐫𝐭𝐢 𝐚𝐥 𝐏𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐧𝐟𝐥𝐮𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐢 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐒𝐈𝐀𝐄 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝟏𝟓.𝟓𝟐𝟔 𝐢𝐧 𝟕 𝐬𝐞𝐫𝐚𝐭𝐞, oltre a 466 omaggi: possiamo quindi affermare che i danni al prato sono stati arrecati dal calpestio di "solamente" 15.000 persone a fronte dell'utilizzo di un'area di 10.000 mq adatta ad ospitare fino a 8.000 spettatori per ognuno dei 7 concerti; 𝐥'𝐚𝐫𝐞𝐚 𝐞̀ 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐪𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢 di 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐯𝐫𝐚𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐚 rispetto alla reale affluenza. Essendo stata 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐢𝐧 𝐮𝐬𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐚 𝟐𝟎 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢, senza il pagamento dell'occupazione di suolo pubblico, gli organizzatori della Fondazione Reverse (e anche il Comune medesimo) non si sono quindi nemmeno curati di minimizzarne l'utilizzo in modo da ridurre anche al minimo l'impatto delle attività sul parco: la non attribuzione di valore economico al territorio occupato ha fatto si che il suo uso non incidesse sui costi di realizzazione del festival, incentivando quindi le mani libere nel suo utilizzo.

Nel rispondere alla richiesta del consigliere di descrivere le 𝐫𝐢𝐜𝐚𝐝𝐮𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥, eventi diffusi gratuiti e concerti a pagamento 𝐬𝐮𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐢𝐫𝐜𝐨𝐬𝐜𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟔, 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐧𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐞𝐬𝐚𝐮𝐬𝐭𝐢𝐯𝐢, se non una presenza stimata di 8.000 persone agli eventi diffusi, mercati compresi, parlando genericamente di "interesse a capire cosa stesse succedendo da parte dei 'singoli quartieri". Noi siamo stati varie volte nella zona del parco della Confluenza e abbiamo sentito gli/le abitanti dire, prima che iniziasse, che erano contenti del festival perché il Comune aveva finalmente mandato a svuotare i cestini, tagliare l'erba e pulire i viali, cosa che nel resto dell'anno non succedeva quasi mai: erano, ciononostante, anche coscienti del fatto che finito il festival tutto sarebbe tornato come prima. L'Assessora ha inoltre precisato che 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐝𝐨𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐦𝐩𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐨 del festival, ma che la 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐑𝐞𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞, 𝐥'𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞, 𝐡𝐚 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐮𝐧’𝐢𝐧𝐝𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞 𝐭𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐚 𝟐𝟓𝟎 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 per domandare loro la valutazione complessiva dell’esperienza: riteniamo 𝐫𝐢𝐝𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐝𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐮𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐥'𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝ella 𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, che doveva essere perlomeno fatta da soggetti terzi. Ovviamente la scelta dei gruppi che hanno suonato e i servizi predisposti per il pubblico nel sondaggio sono risultati molto graditi, come anche "location" e atmosfera: questi ultimi due elementi di valutazione dimostrano però come la mancanza di sensibilità ambientale da parte sia degli organizzatori sia del Comune, che li ha autorizzati a usare il parco, si riverbera poi anche sulla sensibilità del pubblico medesimo, il quale è portato a propria volta a ritenere positiva quindi la scelta di collocare il festival proprio in un parco. Scelta che inoltre, per risultare di maggiore credibilità (si usa dire 𝐠𝐫𝐞𝐞𝐧𝐰𝐚𝐬𝐡𝐢𝐧𝐠, in queste occasioni), gli organizzatori hanno voluto far avallare dalla presenza, come momento clou del festival, di un gruppo di livello internazionale molto noto anche come paladino della sostenibilità ambientale.

A proposito invece delle intenzioni da parte del Comune di Torino di rispettare eventuali 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐨 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐄𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐀𝐫𝐞𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐨 𝐩𝐢𝐞𝐦𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐞 per escludere aree naturali e parchi dal bando per la prossima edizione di Todays, come emerso da alcune dichiarazioni della direttrice dell'ente stesso a edizione 2024 conclusa (nonostante avesse dato l'assenso preventivo all'uso della Confluenza per la medesima), 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐨𝐯𝐯𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐀𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐚 𝐏𝐮𝐫𝐜𝐡𝐢𝐚 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐮𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐬𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 avute da Comune e Ente Parco stesso come risulterà dai controlli effettuati da Fondazione Reverse durante il festival. Il fatto che i dati risultanti da queste verifiche debbano poi essere confrontati con quelli rilevati dall'ARPA su incarico dell'Ente Parco regionale non offre di per sé sufficienti garanzie circa la non dannosità dell'impatto che le emissioni sonore e luminose hanno avuto effettivamente sulla fauna presente nel parco e nelle aree attigue, compresa quella confinante nella zona di protezione speciale del Meisino, provocando eventualmente danni anche permanenti. . 𝐍𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐬𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐚 𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐨 𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐭𝐞. 𝐈 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐢𝐧𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐥𝐨𝐜𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐭𝐚 tra Comune ed Ente Parco, 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐥𝐨𝐜𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐋'𝐀𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐚 𝐡𝐚 𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐮 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥. Che poi, in particolare, come ha detto l'Assessora, per il volume sonoro dei concerti non siano arrivate 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐬𝐭𝐞 alla Città di Torino (cioè ai vigili urbani), non vuol dire che le proteste non siano state invece state ricevute e pubblicate sulle pagine di cronaca locale di quotidiani. O non siano anche state raccolte da noi durante le iniziative e i volantinaggi al parco direttamente dalle persone che abitano attorno alla Confluenza o in quartieri vicini.

Continuando nella risposta, l'Assessora ha poi informato che è competenza della Divisione Verde pubblico del Comune verificare il 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐞𝐫𝐛𝐨𝐬𝐨 rovinato dal calpestio delle persone, dal transito dei mezzi di trasporto e dalla posa delle strutture, ripristino da farsi nel periodo agronomico più favorevole, senza specificare però quando sarebbe questo periodo più favorevole (la primavera prossima?). I tecnici comunali avrebbero quindi effettuato il sopralluogo di verifica il 10 settembre scorso, dando indicazioni agli organizzatori del festival su quali interventi sono necessari. Noi avevamo constatato già il giorno prima, dopo il disallestimento completo dell'area, quali erano i danni al manto erboso e al terreno, in 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢 𝐚𝐦𝐩𝐢𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐬𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐦𝐞𝐳𝐳𝐢 𝐝𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞. Ma invece 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐯𝐞𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐩𝐚𝐫𝐚𝐫𝐞, 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞, 𝐚𝐢 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐚𝐫𝐫𝐞𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐮𝐧𝐚 presente nel parco e nelle zone attigue. 𝐑𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐢𝐧𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐢𝐮' 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟏𝟔 𝐚𝐠𝐨𝐬𝐭𝐨, in pieno periodo di calura estiva quando maggiore era la necessità, per gli abitanti della zona e non solo, di usufruirne pienamente.

Relativamente al contributo pubblico erogato tramite la Fondazione Cultura agli organizzatori rapportato agli esiti del festival, definiti non lusinghieri dal consigliere interpellante, è stato detto che l'iniziativa è anche frutto di investimenti privati, quelli degli organizzatori, che hanno permesso di triplicare la spesa rispetto al contributo pubblico stesso: esplicitazione questa dell'ulteriore privatizzazione di Todays, che da iniziativa è stato trasformato in un evento gestito da privati basato su un rischio di impresa e quindi un atteso
collegato profitto (quale imprenditore investe denaro senza la prospettiva di guadagnarci?), cosa che non ha quindi niente a che fare con una iniziativa culturale in favore della cittadinanza e tantomeno degli abitanti della circoscrizione. Il festival è stato quindi un investimento economico di privati agevolato da un sostegno economico pubblico: 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢𝐨 𝐧𝐞 𝐡𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐓𝐨𝐫𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐓𝐨𝐝𝐚𝐲𝐬 𝟐𝟎𝟐𝟒? 𝐄 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐠𝐮𝐚𝐝𝐚𝐠𝐧𝐨 𝐧𝐞 𝐡𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐥'𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞, 𝐥𝐚 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐑𝐞𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞, 𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞 𝐚𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐨 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨? Sono informazioni che devono essere esplicitate pubblicamente e ne va chiesto conto al Comune medesimo in nome della trasparenza, che non può mancare anche se la gestione delle sue iniziative è affidata a una suo ente partecipato che a propria volta le fa realizzare da un soggetto privato.

Rispetto alle 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥, l'Assessora fa notare che gli organizzatori per il 2024 hanno avuto tre mesi per promuovere e vendere il festival, come a dire che hanno avuto poco tempo, per cui adesso la Città 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞: premesso che la colpa per quel poco tempo a disposizione degli organizzatori per l'edizione 2024 è stata del Comune e della Fondazione cultura, che hanno aspettato il mese di marzo 2024 a emettere il bando relativo poi vinto da Fondazione Reverse, 𝐥'𝐞𝐬𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐮𝐬𝐚𝐭𝐚 "𝐯𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥" 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐥'𝐢𝐝𝐞𝐚 di quale sia la considerazione da parte del Comune, che lo considera alla stregua di una delle sue tante proprietà' già messe in passato e da mettere ancora adesso in vendita: in questo caso però da far vendere ad altri, gli organizzatori. Prima di emettere il nuovo bando sostiene l'Assessora che dovranno essere portate a termine interlocuzioni con i soggetti preposti ai controlli effettuati al Parco della Confluenza durante il festival scorso, quindi immaginiamo l'ARPA e l'Ente parco del Po (e ci auguriamo non anche gli organizzatori, anche se sono stati incaricati di controllare loro stessi): quindi il Comune intende verificare con questi soggetti se Todays è fattibile di nuovo alla Confluenza? 𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐡𝐢 𝐢𝐧 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐞𝐬𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐨, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐨𝐜𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐝 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐢, 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞? 𝐍𝐞𝐦𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐫𝐚̀ 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭𝐚?

A proposito delle 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥 l'Assessora alla Cultura ha comunicato che gli organizzatori hanno dovuto addirittura effettuarne più di quante erano previste. Essendo che quest'anno il festival è stato organizzato con un investimento dei privati che ha triplicato il contributo comunale, 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐛𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐢: in un contesto come quello del Todays 2024 che per la prima volta prevede rischio di impresa e profitti non dovrebbero restare invece completamente escluse dalle verifiche.

Uno degli oggetti dell'interpellanza è stata anche la 𝐜𝐚𝐧𝐜𝐞𝐥𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐮𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐢 𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐮𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥 𝐧𝐞𝐭𝐰𝐨𝐫𝐤 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥, 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐞 𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐯𝐢𝐬𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟒: la risposta è stata che la cancellazione si è resa necessaria solo per casi di "commenti fortemente volgari, offensivi e diffamatori, non attinenti al messaggio". Essendo stati cancellati non sono più visibili, ma 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐞 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚𝐥𝐢, 𝐭𝐮𝐭𝐭'𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐨𝐥𝐠𝐚𝐫𝐢, 𝐨𝐟𝐟𝐞𝐧𝐬𝐢𝐯𝐢 𝐞 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐚𝐦𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢, 𝐞 𝐫𝐢𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐯𝐚 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐞𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐞𝐫𝐚 ai concerti, vale a dire che le scelte dei gruppi delle singole date erano incoerenti, inadeguate o inappropriate e quindi per questo motivo venivano disertate dal pubblico.

Rispetto al blocco della 𝐩𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐢𝐜𝐥𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐨 lungo le sponde del Po e dello Stura senza darne informazione preventiva e segnalarlo agli imbocchi esterni del parco, è stato detto dall'Assessora che la pista medesima era stata chiusa per motivi di sicurezza perché sarebbe passata in mezzo all’area di cantiere e che i cartelli informativi erano stati posizionati 4 giorni prima della sua chiusura. 𝐁𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐫𝐞𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐭𝐢𝐞𝐫𝐞 (𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐫𝐞𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐢, 𝐬𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐨𝐢 𝐭𝐨𝐭𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨) 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐞 𝐝𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐚𝐯𝐚𝐥𝐥𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞: quindi è loro la responsabilità della 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐬𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐯𝐚 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐞𝐯𝐢𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥'𝐚𝐫𝐞𝐚 al fine di mantenere libero il percorso ciclabile. 𝐈 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐬𝐨 𝐩𝐨𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐢𝐜𝐥𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐯𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐨 della Confluenza ma solo dove iniziavano i due blocchi, motivo per cui i ciclisti entravano nel parco percorrendo inutilmente i tratti liberi per poi dovere tornare indietro una volta arrivati ai blocchi stessi. Per dire quanta attenzione alla mobilita' sostenibile c'è stata nel realizzare il festival, nonostante quello che veniva sbandierato nel materiale promozionale e nei comunicati.

Comunque, al di là di tutte le considerazioni che si possono fare su singoli aspetti della gestione, 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞 𝐜𝐡𝐞, 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐢𝐠𝐮𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐞 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚, 𝐝𝐚𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟒 𝐓𝐨𝐝𝐚𝐲𝐬 𝐞̀ 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐟𝐚𝐫 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨 (𝐩𝐞𝐫𝐥𝐨𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐨) 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢 𝐞 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐮𝐧 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨𝐬𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥'𝐚𝐫𝐞𝐚 dove si svolgono e sull'ecosistema della zona. Per questo 𝐫𝐢𝐛𝐚𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀, 𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟓, 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐞𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐮𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥 𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢 𝐞 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐝𝐢. E così anche per tutti gli altri eventi e le altre attività di analogo impatto che il Comune ha in progetto di realizzare o è chiamato ad autorizzare.

29 settembre 2024

LA LOTTA TRA "ECOLOGISTI" E IL TODAYS FESTIVAL 2025.


Senza dimenticare il "meraviglioso" percorso della scorsa amministrazione targata 5 Stelle (dalle Olimpiadi "a costo zero" alla svendita della Cavallerizza; dagli sgomberi delle occupazioni allo "sgombero dolce" dell'ex MOI gestito dalla Compagnia di San Paolo; dal palavolley sul pratone di Parella (posizione dell'ex vicesindaco Montanari condivisa con l'attuale capogruppo PD Cerrato, che oggi a mezzo stampa chiede un "dialogo" con i comitati) alla contestazione dei senzatetto sotto il Comune; dalle false promesse sul TAV a quelle sulla Fondazione per la Cultura e persino sulla riapertura della biblioteca Carluccio, per fare un rapido e sicuramente non esaustivo elenco) dobbiamo segnalare che lunedì 30 settembre verrà discussa un'interpellanza presentata dal consigliere Russi sul festival Todays. Il Consigliere chiede, tra i vari punti, quando verrà pubblicato il nuovo bando, il numero effettivo dei paganti e se verranno escluse le aree verdi ed i parchi per la prossima edizione. Ascolteremo con attenzione le risposte dell'Assessora alla Cultura Purchia e così dovrebbe fare Sinistra Ecologista che ancora non si è espressa pubblicamente sul Todays Festival 2025. Insieme all'interpellanza è stata depositata il 27/9, una proposta di mozione firmata dalla consigliera Sganga che vuole impegnare il Sindaco e la Giunta a NON concedere l'utilizzo del Parco della Confluenza - la proposta di mozione chiede di "riconsiderare l'uso di aree verdi dall'alto pregio naturalistico per tali manifestazioni", introducendo, di fatto, una tassonomia tra le aree verdi - per le prossime edizioni del festival: cosa deciderà la conferenza dei capigruppo? Vedremo una votazione del Consiglio comunale oppure la maggioranza preferirà non esporsi per il timore di spaccature interne?

21 settembre 2024

LE INSOSTENIBILI CONTRADDIZIONI DI SINISTRA ECOLOGISTA


Con riferimento alla realizzazione della Cittadella dello Sport nel parco del Meisino contestata dai cittadini, leggiamo sui giornali la richiesta di Sinistra Ecologista di interrompere "la prassi di affiancare le forze dell'ordine agli operatori di cantiere, allo scopo di ostacolare il legittimo diritto di manifestazione". Nell'imminenza dell'approvazione del DDL 1660 che aumenta il livello di repressione di tutte le forme di protesta, questa richiesta suona come un tentativo di deresponsabilizzarsi dalla violenza che verrà, e che il PD torinese, cui Sinistra Ecologista ha scelto di associarsi, probabilmente non vede l'ora di applicare, al Meisino ma anche altrove.      

Se dal 6 settembre il modello di gestione militarizzata del legittimo e pacifico dissenso è stato trapiantato dalla Valsusa al parco del Meisino, dipende anche dalle contraddizioni della forza politica che si è battezzata Sinistra Ecologista e poi sta in maggioranza accanto a un partito - sedicente democratico - che calpesta l'ecologia e la democrazia a ogni passo,  convintamente affiancato anche da Torino Domani e da Silvio Viale di Più Europa che ignora totalmente le direttive europee a difesa dell'ambiente. 

Più o meno un anno fa, in un incontro presso la sede del partito, l'ex consigliera Alice Ravinale affermava che, con le modifiche apportate, il progetto del Meisino per Sinistra Ecologista era accettabile. E nell'aprile scorso, Sinistra Ecologista definiva il parco del Meisino "Un Bene Comune di tutte e tutti, per tutte e tutti" rivendicando come proprio merito la revisione del progetto: la spiaggia del Meisino non verrà toccata, scrivevano, non saranno costruiti nuovi parcheggi sull'area e gli impianti sportivi, nel loro complesso, sono stati rivisti.

Erano e sono queste le richieste dei cittadini che stanno difendendo il parco? No. Quello che i cittadini chiedono è che questo progetto sia trasferito altrove (non la riduzione del danno e la sua gestione), fuori da una riserva naturale unica a Torino, se proprio si vuole realizzarlo (con 11,5 milioni di euro di fondi PNRR a debito, che avrebbero potuto essere utilizzati per ristrutturare impianti sportivi pubblici chiusi da anni, per esempio le piscine Sempione).

Per questo ci siamo chiesti, in relazione all'evento che SE ha organizzato per il 25 settembre intitolato "Meisino: confronto aperto con la cittadinanza", di quale confronto stiano parlando e su quali basi si possa sviluppare.

Sinistra Ecologista, dopo aver sostenuto il tentativo degli assessori Carretta e Tresso di convincere la popolazione che questo progetto è buono e giusto, ora, a fronte dell'inaspettata mobilitazione a difesa del parco, lamenta un mancato coinvolgimento della cittadinanza. In realtà sinora SE ha scelto di sposare la città immaginata dal PD con il supporto delle fondazioni nostrane e americane - Bloomberg -, la città del debito olimpico alla disperata ricerca del suo city brand, una città per turisti e studenti fuori sede, la città della Cittadella dell'Aerospazio, altro progetto cui SE non si è opposta. 

In Circoscrizione 3 Sinistra Ecologista ha votato a favore del nuovo supermercato Esselunga che devasterà il giardino Artiglieri da Montagna, accontentandosi di qualche "compensazione" a fronte della perdita di un'area verde su suolo vergine, e non si schiera, con forza, contro la città vetrina dei "Grandi Eventi" - ossessione del PD torinese - ma si limita a blaterare di "eventi sostenibili". 

Per quanto riguarda il festival TODAYS al Parco della Confluenza, invece, per la consigliera comunale Diena, il festival "non poteva essere bloccato" ma la sua forza politica "si opporrà ad una scelta che non viene giudicata sostenibile dal punto di vista ambientale": possiamo quindi escludere il Parco della Confluenza tra le possibili scelte del TODAYS 2025?

Noi sicuramente continueremo a mobilitarci contro la devastazione del Parco della Confluenza e delle aree verdi cittadine.

Ci vediamo lunedì 23 settembre alle 16.00 per il presidio davanti al Comune!


adesioni al presidio 'FERMIAMO LE POLITICHE DEVASTATRICI DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE TORINESE!' - lunedì 23 settembre, ore 16

 


hanno fino a oggi aderito al presidio convocato
da No Todays alla Confluenza
per
lunedì 23 settembre alle ore 16, 
in contemporanea al Consiglio comunale di Torino,
davanti a  Palazzo Civico, piazza Palazzo di Città :


(in ordine alfabetico)

Alberi Urbani, Gruppo Spontaneo

l'Aquilone Torino Legambiente,  Circolo 

Case Occupate Zona San Paolo   

Comitato Difesa del Parco della Pellerina

Ecopolis  Associazione 

Ecoresistenze per Cambiare Rotta 

No TAV Torino e cintura

OSA Torino

OST Barriera

Potere al Popolo - Torino 

Salviamo gli Alberi di Corso Belgio - Salviamo gli Alberi di Torino

Salviamo il Meisino

Salviamo il Paesaggio, Torino

Salviamo i prati

Toroller Collective

Un altro piano per Torino

USB Torino -  Federazione del Sociale 

PARCO DORA O "PARCO DEI GRANDI EVENTI"? VOGLIAMO UNA CITTÀ VIVA (COME DESIDERA L'ASSESSORE CARRETTA) OPPURE UNA CITTÀ SANA?

Abbiamo partecipato alla seduta congiunta della sesta e quinta commissione: Parco Dora - cenni su bilancio eventi svolti e utilizzo futuro d...