Ieri è uscita la notizia che i vincitori del bando per Todays 2024 si sono aggiudicati anche quello per il concerto, organizzato e pagato dal Comune di Torino, del 31 dicembre in piazza Castello, gestito non dalla Fondazione Cultura ma dal servizio comunale eventi. Il bando comprende la fornitura del palco e dei servizi anche per il concerto di musica classica del giorno successivo organizzato dalla Fondazione Cultura. Referenti politici di questi eventi sono ancora gli assessori Purchia e Carretta. L'aggiudicazione del concerto, gratuito per il pubblico, a Fondazione Reverse, è stata fatta secondo gli organi di informazione, sulla base di una offerta che comprende come ospite di punta Tananai: ma oggi, l'agenzia che lo rappresenta, dichiara che il suo artista non potrà esibirsi perché ha un contratto per un concerto a pagamento, sempre a Torino, previsto per il 3 dicembre. Come è potuto succedere? Non è stata verificata al momento di aggiudicare il bando, la reale disponibilità degli artisti per il 31 dicembre?
Esattamente come non era stato verificato al momento di aggiudicare il Festival Todays 2024 che esistessero i requisiti per l'utilizzo del parco della Confluenza, ma era stata chiesta nel bando solamente una verifica di compatibilità - prodotta da chi presentava l'offerta - lasciando poi le verifiche formali alla fase successiva all'aggiudicazione. Una fase successiva in cui, diventava complicato, mettere in discussione la scelta di quel parco - come ha fatto capire la direttrice dell'Ente Parco del Po nelle dichiarazioni post festival.
La gestione dei bandi per la realizzazione di eventi non può avere zone d'ombra che lascino margini di incertezza sulla loro consistenza e impatto, perché i danni, che possono derivare dall'accertamento successivo nel caso di una mancanza di requisiti di fattibilità e sostenibilità, possono essere gravi.
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