E si parte - dal quartiere Verna precisano - con i prati che sono stati salvati dal comitato "Salviamo Barca e Bertolla": mentre un labrador ti posa delicatamente un legnetto vicino alle scarpe e tu, dopo una finta alla Messi, lo calci a non più di venti cm (sicché il labrador te lo riporta molto scazzato), una residente ricorda che l'isolone Bertolla era stato, ahinoi, inserito tra le possibili location del Todays festival 2024.
Pochi passi e ci troviamo di fronte la RSA "Giardino degli Aironi" una residenza per anziani Prestige con un elevato standard alberghiero e un ampio spazio verde con "giardino sensoriale" (così viene descritta la struttura sul sito). I residenti raccontano la trasformazione del prato antistante causata dall'apertura della RSA e di suite che costano 7000 euro al mese. Il "Giardino degli Aironi" è la settima struttura del colosso francese Orpea a Torino, la dodicesima in Piemonte e la ventiseiesima in Italia: nel 2022, il giornalista Victor Castanet, ha pubblicato un libro inchiesta "Les Fossoyeurs" (I becchini) dove denunciava i maltrattamenti subiti dagli anziani e dalle anziane nelle case di cura Orpea. Razionamento dei farmaci, delle protezioni sanitarie e del cibo, carenze di personale: un sistema basato sulla logica del massimo profitto e dei minimi costi.
"Voci di quartiere": i protagonisti siete voi! assicura un cartello che pubblicizza gli appuntamenti di "Torino Cambia"; ascoltare le persone per costruire la Torino di domani attraverso incontri, passeggiate, spettacoli ed "incursioni". Per "incursioni" si intendono i viaggi della cargo bike Alfonsina nei mercati e nelle piazze per raccogliere il punto di vista degli abitanti sulla Torino che verrà: una narrazione - o come dicono loro uno storytelling - per giustificare, con la presunta partecipazione della cittadinanza, le mani sulla città di Bloomberg e Compagnia di San Paolo. La disperata ricerca del "City Branding", per una città sempre più contraddistinta dal transitorio, dall'effimero e dalla megalomania tossica: secondo i dati forniti pochi giorni fa all'Accademia delle Scienze, Torino ha subito in dieci anni un calo del 18% nella fascia d'età 25-44 anni. Abbandonare la città oppure eliminare il problema alla radice evitando di venire al mondo, sono gli antidoti al veleno che inoculiamo anche oggi, in dose minore, quando ascoltiamo le parole di chi il quartiere lo vive e vuole preservarlo dalla speculazione: il "Condominio Parco degli Aironi" in strada Bertolla, un complesso residenziale con un futuro parco di 40 mila mq, per ora uno scheletro senza stile e senza respiro.
Dopo un tot di metri (e qualche altro bastoncino lanciato al labrador) ci viene raccontata la storia dell'isolone Bertolla (e del suo rapporto con il Parco della Confluenza): ospita una garzaia - unico caso in Europa insieme ad Amsterdam dentro i confini di una grande città - e ha subito un taglio sostanzioso del pioppeto nel 2020. Vengono messe in luce le colpe dell'Ente Parco del Po, azioni che hanno portato ad un declassamento (un declassamento di fatto che può anticipare quello formale) della Confluenza e del Meisino. E tocca appunto al comitato "Salviamo il Meisino", quando ormai siamo avvolti dalla nebbia - a tratti ricorda la Ravenna di Antonioni, ma senza le ciminiere - chiudere gli interventi con la descrizione della "Cittadella dello Sport" o "Centro per l'educazione sportiva e ambientale": un progetto da 11.5 milioni di euro finanziato dal PNRR duramente contestato per l'impatto devastante e la militarizzazione del territorio.
Torniamo come il funghetto del Monopoli al punto di partenza in via Fattorelli che oggi coincide con il punto di arrivo: riusciamo a saltare la casella "In prigione" e ci interroghiamo (non è questo lo scopo del gioco?) sul numero di dadi in possesso degli speculatori.
No Todays al Parco della Confluenza
Nessun commento:
Posta un commento