07 novembre 2024

MALIKA AYANE E IL SONIC PARK MATERA: I "MISTERI" DELLA FONDAZIONE REVERSE.

La cantautrice Malika Ayane - che si esibirà a Torino il prossimo 13 novembre - in un'intervista al Corriere non conferma la sua partecipazione al concertone torinese di Capodanno organizzato (secondo le indiscrezioni filtrate dalla stampa) dalla Fondazione Reverse: dopo la smentita di Tananai - le notizie riportavano la presenza del cantautore milanese, Ayane e Morcheeba - resta da capire come sia possibile gestire un bando, finanziato con soldi pubblici, con queste modalità. 

Alla mancanza di trasparenza, si aggiunge l'assoluta incompetenza dell'assessore ai "Grandi Eventi" Carretta secondo il quale, citando una recente intervista: "I numeri non sbagliano mai e appagano gli sforzi fatti". Forse si è dimenticato del flop del Todays Festival...

Nell'attesa della lineup prevista per il concertone, può essere utile rispolverare un servizio di "Striscia la notizia" del maggio 23 (link: https://www.striscialanotizia.mediaset.it/.../matera.../), nel quale viene denunciata la vendita di biglietti per il Sonic Park di Matera 2023 (sempre organizzato dalla Fondazione Reverse) prima della valutazione di incidenza ambientale - la famosa VIncA - che ricordiamo anche per il caso Parco della Confluenza. L'edizione 2023 venne realizzata senza rispettare i vincoli prescritti, ad esempio sul "disturbo continuativo" arrecato all'avifauna. 

La giunta pentastellata del sindaco Bennardi, aveva addirittura approvato un atto per concedere, agli organizzatori degli eventi, la deroga per il superamento dei limiti di inquinamento acustico. Nel 2024, la Fondazione Reverse decide di non organizzare il festival lamentando "complessità burocratiche". Ulteriori info nell'articolo: https://www.lecronachelucane.it/.../sonic-park-a-cava.../

Noi siamo ancora in attesa di risposte chiare in merito al prossimo bando del Todays Festival per il 2025: verranno escluse le aree verdi e i parchi? Oppure prevarrà la linea dell'assessore Carretta, che sostiene: "I grandi eventi hanno restituito i parchi alla cittadinanza"?

NO TODAYS AL PARCO DELLA CONFLUENZA

La ruota panoramica “bloccata” dalla burocrazia

La ruota panoramica “bloccata” dalla burocrazia. Così si intitola l’articolo di Adele Palumbo del 5 novembre 2024 sull’edizione digitale di “Torino Cronaca”. E si conclude con: "La speranza è che le luci sull’attrazione possano accendersi per le feste di Natale".

Ma la speranza di chi? Leggendo l’articolo, si scopre che è la speranza di ThreeWheel, società che si occuperà dell’attrazione dopo la sua installazione, e del suo titolare (promosso a CEO nell’articolo) Massimo De Carlo. Cercando in rete si scopre che una società ThreeWheel non esiste: esiste una srl chiamata TheWheel, che ha già avuto qualche problema a Rimini, dove ha installato la medesima ruota, come si può leggere qui: Rimini. Chiesta la condanna per la Ruota Panoramica - Chiamamicitta. Perché si sa, si comincia con un’installazione temporanea (anche la Soprintendenza di Torino ha dato l’ok a patto che la ruota non permanga a ingombrare la visuale del / dal Monte dei Cappuccini oltre sei mesi), ma poi un giro di giostra tira l’altro…

Benché la giornalista non lo nomini, sicuramente la speranza che si arrivi a installare la ruota ai giardini Ginzburg è condivisa anche dall’Assessore Domenico ("Mimmo") Carretta, proponente di carrettate di pessime idee tutte impattanti sul verde pubblico, dal parco dello Sport piazzato nella riserva naturale del Meisino, tutelata da normative europee, al Todays Festival al parco della Confluenza. E proponente anche della ruota panoramica, il cui bando pubblico è stato fulmineamente deliberato-approvato-aggiudicato tra agosto e settembre. Che, come si legge nell’articolo, oltre un anno fa ci fosse già stata una fuga di notizie che, in assenza di delibere e bandi, parlava già dell’installazione della ruota in città in occasione delle feste di Natale è alquanto preoccupante. Come siamo messi, a legalità, in questa città?

In ogni caso, che la ruota possa fare capolino (con i suoi 60 metri di altezza!) in città per le feste di Natale non è certo la speranza dei cittadini. I quali, tra raccolte firme e volantinaggi, sperano che la ruota panoramica non sia installata mai, con il suo peso e la sua altezza, sulla sponda del fiume, restando bloccata innanzitutto dal buon senso. L’articolo invece declassa le doverose e obbligatorie valutazioni tecniche a “burocrazia” e gli Enti che devono essere coinvolti nella procedura a “14 soggetti esterni”, quasi che fossero ficcanaso guastafeste.

Vien da domandarsi se la speranza dei giornalisti sia di scrivere presto succosi articoli sul disastro occorso a causa di venti a 100 kmh che fanno crollare nel fiume la ruota: possibilità di cui dobbiamo tenere conto oggigiorno (Fiera di Gandia | Cade la ruota panoramica, 35 feriti), così come delle alluvioni e delle siccità, che sconsigliano pure di aggravare il carico di inquinamento urbano aumentando le attrazioni turistiche e i grandi eventi con il relativo traffico. I monumenti e i parchi di Torino sarebbero già sufficienti, come attrazioni, poiché non li ha uguali nessun’altra città, mentre di ruote panoramiche è pieno il mondo, e qualcuna va pure a fuoco: Incendio su una ruota panoramica, 20 feriti - RSI

Nell’epoca del cambiamento climatico forse i giornalisti dovrebbero tornare a scrivere gli articoli a penna, avendo così più tempo per ragionare. In ogni caso non dovrebbero farsi interpreti di interessi estremamente circoscritti e privati, contrastanti con quelli pubblici ovvero della popolazione. Tra i quali c’è anche l’utilizzo del grande prato di piazza d’Armi, occupato e devastato dalle altre attività commerciali che, come la ruota, girano intorno agli ATP Finals. A causa di ciò, il prato resta confiscato ai cittadini per 10 mesi, per i 5 anni in cui ci siamo aggiudicati il meraviglioso grande evento ma anche i suoi imprevisti effetti collaterali sui beni comuni di tutti. Effetti che potrebbero essere evitati se gli amministratori adeguassero il loro pensiero al periodo in cui viviamo.


04 novembre 2024

LA PASSEGGIATA DI "UN ALTRO PIANO PER TORINO" A BERTOLLA: RSA, PARCHI DI CEMENTO E L'IMMANCABILE BANDO DEL FESTIVAL TODAYS.

E si parte - dal quartiere Verna precisano - con i prati che sono stati salvati dal comitato "Salviamo Barca e Bertolla": mentre un labrador ti posa delicatamente un legnetto vicino alle scarpe e tu, dopo una finta alla Messi, lo calci a non più di venti cm (sicché il labrador te lo riporta molto scazzato), una residente ricorda che l'isolone Bertolla era stato, ahinoi, inserito tra le possibili location del Todays festival 2024. 







Pochi passi e ci troviamo di fronte la RSA "Giardino degli Aironi" una residenza per anziani Prestige con un elevato standard alberghiero e un ampio spazio verde con "giardino sensoriale" (così viene descritta la struttura sul sito). I residenti raccontano la trasformazione del prato antistante causata dall'apertura della RSA e di suite che costano 7000 euro al mese. Il "Giardino degli Aironi" è la settima struttura del colosso francese Orpea a Torino, la dodicesima in Piemonte e la ventiseiesima in Italia: nel 2022, il giornalista Victor Castanet, ha pubblicato un libro inchiesta "Les Fossoyeurs" (I becchini) dove denunciava i maltrattamenti subiti dagli anziani e dalle anziane nelle case di cura Orpea. Razionamento dei farmaci, delle protezioni sanitarie e del cibo, carenze di personale: un sistema basato sulla logica del massimo profitto e dei minimi costi. 


"Voci di quartiere": i protagonisti siete voi! assicura un cartello che pubblicizza gli appuntamenti di "Torino Cambia"; ascoltare le persone per costruire la Torino di domani attraverso incontri, passeggiate, spettacoli ed "incursioni". Per "incursioni" si intendono i viaggi della cargo bike Alfonsina nei mercati e nelle piazze per raccogliere il punto di vista degli abitanti sulla Torino che verrà: una narrazione - o come dicono loro uno storytelling - per giustificare, con la presunta partecipazione della cittadinanza, le mani sulla città di Bloomberg e Compagnia di San Paolo. La disperata ricerca del "City Branding", per una città sempre più contraddistinta dal transitorio, dall'effimero e dalla megalomania tossica: secondo i dati forniti pochi giorni fa all'Accademia delle Scienze, Torino ha subito in dieci anni un calo del 18% nella fascia d'età 25-44 anni. Abbandonare la città oppure eliminare il problema alla radice evitando di venire al mondo, sono gli antidoti al veleno che inoculiamo anche oggi, in dose minore, quando ascoltiamo le parole di chi il quartiere lo vive e vuole preservarlo dalla speculazione: il "Condominio Parco degli Aironi" in strada Bertolla, un complesso residenziale con un futuro parco di 40 mila mq, per ora uno scheletro senza stile e senza respiro. 


Dopo un tot di metri (e qualche altro bastoncino lanciato al labrador) ci viene raccontata la storia dell'isolone Bertolla (e del suo rapporto con il Parco della Confluenza): ospita una garzaia - unico caso in Europa insieme ad Amsterdam dentro i confini di una grande città - e ha subito un taglio sostanzioso del pioppeto nel 2020. Vengono messe in luce le colpe dell'Ente Parco del Po, azioni che hanno portato ad un declassamento (un declassamento di fatto che può anticipare quello formale) della Confluenza e del Meisino. E tocca appunto al comitato "Salviamo il Meisino", quando ormai siamo avvolti dalla nebbia - a tratti ricorda la Ravenna di Antonioni, ma senza le ciminiere - chiudere gli interventi con la descrizione della "Cittadella dello Sport" o "Centro per l'educazione sportiva e ambientale": un progetto da 11.5 milioni di euro finanziato dal PNRR duramente contestato per l'impatto devastante e la militarizzazione del territorio.

Torniamo come il funghetto del Monopoli al punto di partenza in via Fattorelli che oggi coincide con il punto di arrivo: riusciamo a saltare la casella "In prigione" e ci interroghiamo (non è questo lo scopo del gioco?) sul numero di dadi in possesso degli speculatori.


No Todays al Parco della Confluenza

MALIKA AYANE E IL SONIC PARK MATERA: I "MISTERI" DELLA FONDAZIONE REVERSE.

La cantautrice Malika Ayane - che si esibirà a Torino il prossimo 13 novembre - in un'intervista al Corriere non conferma la sua parteci...