29 novembre 2024

LE PARTI OSCURATE E IL BANDO DI CAPODANNO: MA QUELLO DI TODAYS, CHE FINE HA FATTO?

Le indiscrezioni di stampa che davano  la Fondazione Reverse vincitrice della gara di appalto per il concerto di fine anno in piazza Castello, dopo essersi già aggiudicata il bando della Fondazione Cultura per la passata edizione del festival TOdays, erano vere: lo conferma la determinazione dirigenziale della  Divisione Eventi e Promozione Turistica - Sport e Tempo Libero n. 7254 del 20 novembre 2024, pubblicata anche all'albo pretorio on line,  con cui il Comune di Torino approva l’aggiudicazione definitiva a favore di Fondazione Reverse ETS medesima (mandataria al 60%) in raggruppamento temporaneo d'impresa costituenda con Eventi 3 Srl (mandante al 40%), uno studio di allestimenti,  "per il servizio di ideazione, progettazione, produzione e gestione dello spettacolo in occasione dei festeggiamenti della città per Capodanno 2024 per un importo complessivo pari a Euro 908.900,00 Iva 22% inclusa".

Non conferma, la determinazione dirigenziale (come potrebbe, d'altronde), ma neanche nega, invece, l'altra parte dell'indiscrezione secondo cui protagonisti principali dello spettacolo vincitore dell'appalto sarebbero stati Tananai e i Morcheeba, cosa peraltro smentita già, per quanto lo riguardava, da Tananai medesimo in più occasioni: l'atto approvato non contiene nessuna indicazione di quale sia il contenuto dell'offerta progettuale che ha fatto ottenere ai due soggetti vincitori, da parte della commissione aggiudicatrice, 87,10 punti di valutazione sulla base del progetto artistico-tecnico. E non sono nemmeno presenti, all'albo pretorio, gli allegati citati, cioè il verbale con gli esiti dei lavori della Commissione medesima e i punteggi attribuiti. 

Bisognerà quindi aspettare la conferenza stampa per sapere se, oltre a quello del soggetto vincitore socio di maggioranza al 60%, Reverse, le indiscrezioni avevano anche azzeccato,  oltre a quello che non ci sarà, qualche altro nome tra i protagonisti della serata, cioè i Morcheeba (o quel che ne resta del gruppo di successo degli anni 90 del secolo scorso) e la presentatrice, Malika Ayane. Oppure se invece le altre notizie sfuggite erano completamente sbagliate.

Per organizzare e gestire il concerto del 31 dicembre e mettere poi a disposizione il palco e le attrezzature (impianti elettrici e di illuminazione, audio e video) anche il 1° gennaio 2025 (per il concerto di musica classica organizzato dalla Fondazione Cultura comunale nel pomeriggio) il Comune di Torino pagherà quest'anno ai soggetti che si sono aggiudicati l'appalto ben 908.900,00 euro Iva compresa, mentre per l'analogo servizio lo scorso anno, aggiudicato alla società Biancaneve srl,  la spesa era stata di 693.856,70 sempre IVA inclusa, quindi circa 215.000 euro in meno. 

Con anche la differenza che nel 2023 la procedura di gara era stata indetta per un importo massimo di spesa di 709.999,74 IVA compresa,  ma era poi previsto che i concorrenti, per ottenere il migliore punteggio,  presentassero, oltre al progetto artistico e tecnico valutato dalla commissione aggiudicatrice,  anche una offerta economica, cioè proponessero di effettuare il servizio a un costo piu' basso di quello messo a base della gara stessa, ottenendo grazie a questo un ulteriore punteggio da assommare a quello espresso dalla commissione. Motivo per cui l'appalto fu assegnato con una spesa di circa 15.000 euro in meno del massimo previsto: quest'anno invece l'appalto è stato a prezzo fisso, senza una offerta economica che consentisse di ribassare l'importo a base di gara e solamente quindi in conseguenza della valutazione del progetto da parte della commissione aggiudicatrice. E senza nessuna possibilità, soprattutto, che il Comune potesse anche spendere di meno: evidentemente perchè i festeggiamenti del Capodanno sono stati considerati troppo importanti per poterci addirittura risparmiare sopra, visto poi che  già erano stati stanziati oltre 200.000 euro in più rispetto all'anno scorso.

Confrontando l'atto di aggiudicazione definitiva della gara di quest'anno con quello dello scorso anno, la determinazione dirigenziale n. 8113 del 20 dicembre 2023, si nota anche che, sempre quest'anno, a differenza dello scorso"in ottemperanza all’art. 36 co. 1 e 2 del D.Lgs 36/2023, in data 05/11/2024  è stato richiesto agli operatori economici ammessi alla gara in oggetto, (...) di trasmettere una dichiarazione contenente i dettagli delle loro offerte progettuali che a loro parere costituissero segreti tecnici e commerciali, ai sensi dell’art. 98 e seguenti del Codice proprietà industriale, motivando tale richiesta adeguatamente, affinché questi fossero oscurati agli altri concorrenti." Se ne deduce che, quindi, i progetti presentati quest'anno, a differenza  di quelli del 2023, siano stati di tale valore da rendere "secondo motivata e comprovata dichiarazione dell'offerente"   applicabile il suddetto articolo 98? Secondo cui "Costituiscono oggetto di tutela i segreti commerciali. Per segreti commerciali si intendono le informazioni aziendali e le esperienze tecnico-industriali, comprese quelle commerciali, soggette al legittimo controllo del detentore (...)"  

Sempre la determina di aggiudicazione definitiva specifica poi che "Alla data posta quale termine del 09/11/2024, sono giunte richieste di oscuramento da parte di tutte le ditte ammesse. Si dà atto che le motivazioni addotte sono state approvate nella relazione del RUP conservata agli atti dalla Divisione scrivente.". Sarebbe interessante sapere se sono quindi stati oscurati, su richiesta dei partecipanti, anche i nomi di artisti singoli e gruppi proposti nei progetti, compresi quelli che erano stati oggetto delle indiscrezioni di stampa: ma crediamo proprio di no, chi puo' considerare "informazioni aziendali e esperienze tecnico-industriali" i nomi di musicist* e cantanti di fama nazionale o internazionale che si vedono in televisione o si sentono in radio tutti i giorni, per di più destinati poi a salire sul palco in una piazza pubblica (anche se magari solo di fronte a 10.000 spettatori, nonostante una spesa di 900.000 euro per farceli esibire)?.

Restiamo quindi in attesa della conferenza stampa sul concerto di fine anno, organizzata dal Comune, per fugare i dubbi che ancora restano. Ma restiamo anche in attesa della risposta dell'assessore competente Carretta all'interpellanza presentata da una consigliera comunale. E magari di un accesso agli atti che qualche consigliere comunale vorrà presentare, a cui certo non si potrebbe contrapporre un presunto segreto industriale o commerciale. 

Aspettiamo nel contempo anche di sapere cosa ne è del bando 2025 e 2026 di Todays, ora che la Giunta ha deliberato le linee di indirizzo per la Fondazione Cultura ma però il Consiglio Comunale non ha ancora conosciuto e valutati sia gli esiti dell'edizione 2024 sia dell'impatto sul parco della Confluenza e sulla vicina riserva naturale del Meisino. Ma ci saranno state richieste di oscuramento anche su quelle informazioni?

16 novembre 2024

Per l'assessora alla cultura Purchia e la Giunta il Todays Festival può tornare nel Parco della Confluenza

Anche con una ruota (panoramica) in meno, a cui ha messo le ganasce l'AIPO perché la si voleva posteggiare su zona esondabile, l'assessore agli eventi Carretta e soci sembrano determinati a tirare dritto per gli altri progetti, ignorando le obiezioni degli Enti preposti, della Consulta comunale per l'ambiente e dei movimenti.

In particolare, la delibera della Giunta Comunale 656/2024 del 5 novembre, proposta dall'assessora Purchia, che approva le linee di indirizzo per il programma culturale 2025 della Fondazione Cultura e riguarda anche l'edizione 2025 del Todays Festival, non lascia intravedere da parte dell'amministrazione comunale la possibilità di invertire la tendenza a decidere in funzione dei propri obiettivi a prescindere da considerazioni di efficacia e opportunità, nonché dai danni economici e ambientali che ne possono derivare, come molti casì (dal parco del Meisino alla ruota panoramica, all’ospedale alla Pellerina, all’area ThyssenKrupp e alla stessa scorsa edizione di Todays) stanno a dimostrare.  

In tale delibera, le sole differenze rispetto a quanto era previsto per il 2024 sono che non si precisa più che il festival si deve tenere solamente nella Circoscrizione 6, ma gli si attribuisce "l'obiettivo di valorizzare l'area nord della città", attraverso "un'offerta specifica nei mesi estivi, con particolare attenzione al mese di agosto". E che, come "per le altre manifestazioni estive, anche per il festival Todays si ritiene opportuno aprire a percorsi di più ampio respiro, che prevedano progettualità biennali, ai fini di favorire il radicamento dell'iniziativa sul territorio." Con questa decisione della Giunta ora la Fondazione Cultura, che nel contempo ha avuto rinnovata la convenzione con la Città di Torino per gli anni dal 2025 al 2027, è abilitata a pubblicare il bando biennale 2025-26, che per quanto se ne sa potrebbe anche essere già stato preparato.

Non sono specificate nella delibera altre condizioni che il bando medesimo deve prevedere, come il non utilizzo  dei parchi e di aree verdi da noi richiesto, o almeno del parco della Confluenza come richiesto da altri soggetti. E non si indica neanche se gli eventi dovranno tenersi tutti in un'unica sede, quale indirizzo di tipo musicale dovrà essere perseguito (si dice genericamente "attraverso la proposta di una iniziativa dedicata a un pubblico giovane", addirittura non si parla proprio di musica). Insomma, l'assessora alla cultura Purchia, che ha proposto la delibera (quindi senza formalmente l'intervento dell'assessore agli eventi Carretta) dà carta bianca alla Fondazione Cultura per gestire le prossime due edizioni del festival e il relativo bando, che ormai è urgente: o meglio, per gestirlo lei stessa (in autonomia o con altri assessori) in rapporto diretto con la fondazione.

Tutto ciò senza che però il Consiglio Comunale sia stato prima messo in condizione di formulare in proposito proprie valutazioni e ipotesi sulla base degli esiti dell'edizione 2024, compresi quelli di tipo ambientale,  come era stato invece chiesto anche da consiglier* PD e AVS della maggioranza nella riunione congiunta delle commissioni Ambiente e Cultura chiamate a discutere sulla mozione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, con la quale veniva chiesto di non programmare più il Todays Festival alla Confluenza. In quella occasione erano stati proprio gli/le stess* consiglier* di maggioranza a richiedere che, prima di esprimersi sulla modalità di organizzazione dell’edizione 2025, gli assessori competenti Purchia, Carretta e Tresso (allora assenti) si presentassero in Consiglio Comunale per relazionare su cosa era successo al parco della Confluenza nell’agosto e settembre scorsi.

Il 5 novembre scorso invece la Giunta Comunale ha autonomamente deciso, su indicazione dell’assessora alla cultura, che il festival potrà svolgersi anche in aree esterne alla Circoscrizione 6, senza escludere i parchi e le aree verdi e stabilendo che chi vincerà il bando lo organizzerà per due anni consecutivi, cioè fino a poco prima delle prossime elezioni. Saranno d’accordo quindi, con queste scelte già fatte, i/le consiglier* comunali di maggioranza e il gruppo 5 Stelle presentatore della mozione, ancora in attesa di essere discussa e votata, che aspettavano invece di poterne parlare prima in Consiglio?

Certo altre condizioni potrebbero essere inserite nel bando prima che questo venga emesso, ma non ci sembra che l'operato della Giunta faccia sperare che questo avvenga. 


07 novembre 2024

MALIKA AYANE E IL SONIC PARK MATERA: I "MISTERI" DELLA FONDAZIONE REVERSE.

La cantautrice Malika Ayane - che si esibirà a Torino il prossimo 13 novembre - in un'intervista al Corriere non conferma la sua partecipazione al concertone torinese di Capodanno organizzato (secondo le indiscrezioni filtrate dalla stampa) dalla Fondazione Reverse: dopo la smentita di Tananai - le notizie riportavano la presenza del cantautore milanese, Ayane e Morcheeba - resta da capire come sia possibile gestire un bando, finanziato con soldi pubblici, con queste modalità. 

Alla mancanza di trasparenza, si aggiunge l'assoluta incompetenza dell'assessore ai "Grandi Eventi" Carretta secondo il quale, citando una recente intervista: "I numeri non sbagliano mai e appagano gli sforzi fatti". Forse si è dimenticato del flop del Todays Festival...

Nell'attesa della lineup prevista per il concertone, può essere utile rispolverare un servizio di "Striscia la notizia" del maggio 23 (link: https://www.striscialanotizia.mediaset.it/.../matera.../), nel quale viene denunciata la vendita di biglietti per il Sonic Park di Matera 2023 (sempre organizzato dalla Fondazione Reverse) prima della valutazione di incidenza ambientale - la famosa VIncA - che ricordiamo anche per il caso Parco della Confluenza. L'edizione 2023 venne realizzata senza rispettare i vincoli prescritti, ad esempio sul "disturbo continuativo" arrecato all'avifauna. 

La giunta pentastellata del sindaco Bennardi, aveva addirittura approvato un atto per concedere, agli organizzatori degli eventi, la deroga per il superamento dei limiti di inquinamento acustico. Nel 2024, la Fondazione Reverse decide di non organizzare il festival lamentando "complessità burocratiche". Ulteriori info nell'articolo: https://www.lecronachelucane.it/.../sonic-park-a-cava.../

Noi siamo ancora in attesa di risposte chiare in merito al prossimo bando del Todays Festival per il 2025: verranno escluse le aree verdi e i parchi? Oppure prevarrà la linea dell'assessore Carretta, che sostiene: "I grandi eventi hanno restituito i parchi alla cittadinanza"?

NO TODAYS AL PARCO DELLA CONFLUENZA

La ruota panoramica “bloccata” dalla burocrazia

La ruota panoramica “bloccata” dalla burocrazia. Così si intitola l’articolo di Adele Palumbo del 5 novembre 2024 sull’edizione digitale di “Torino Cronaca”. E si conclude con: "La speranza è che le luci sull’attrazione possano accendersi per le feste di Natale".

Ma la speranza di chi? Leggendo l’articolo, si scopre che è la speranza di ThreeWheel, società che si occuperà dell’attrazione dopo la sua installazione, e del suo titolare (promosso a CEO nell’articolo) Massimo De Carlo. Cercando in rete si scopre che una società ThreeWheel non esiste: esiste una srl chiamata TheWheel, che ha già avuto qualche problema a Rimini, dove ha installato la medesima ruota, come si può leggere qui: Rimini. Chiesta la condanna per la Ruota Panoramica - Chiamamicitta. Perché si sa, si comincia con un’installazione temporanea (anche la Soprintendenza di Torino ha dato l’ok a patto che la ruota non permanga a ingombrare la visuale del / dal Monte dei Cappuccini oltre sei mesi), ma poi un giro di giostra tira l’altro…

Benché la giornalista non lo nomini, sicuramente la speranza che si arrivi a installare la ruota ai giardini Ginzburg è condivisa anche dall’Assessore Domenico ("Mimmo") Carretta, proponente di carrettate di pessime idee tutte impattanti sul verde pubblico, dal parco dello Sport piazzato nella riserva naturale del Meisino, tutelata da normative europee, al Todays Festival al parco della Confluenza. E proponente anche della ruota panoramica, il cui bando pubblico è stato fulmineamente deliberato-approvato-aggiudicato tra agosto e settembre. Che, come si legge nell’articolo, oltre un anno fa ci fosse già stata una fuga di notizie che, in assenza di delibere e bandi, parlava già dell’installazione della ruota in città in occasione delle feste di Natale è alquanto preoccupante. Come siamo messi, a legalità, in questa città?

In ogni caso, che la ruota possa fare capolino (con i suoi 60 metri di altezza!) in città per le feste di Natale non è certo la speranza dei cittadini. I quali, tra raccolte firme e volantinaggi, sperano che la ruota panoramica non sia installata mai, con il suo peso e la sua altezza, sulla sponda del fiume, restando bloccata innanzitutto dal buon senso. L’articolo invece declassa le doverose e obbligatorie valutazioni tecniche a “burocrazia” e gli Enti che devono essere coinvolti nella procedura a “14 soggetti esterni”, quasi che fossero ficcanaso guastafeste.

Vien da domandarsi se la speranza dei giornalisti sia di scrivere presto succosi articoli sul disastro occorso a causa di venti a 100 kmh che fanno crollare nel fiume la ruota: possibilità di cui dobbiamo tenere conto oggigiorno (Fiera di Gandia | Cade la ruota panoramica, 35 feriti), così come delle alluvioni e delle siccità, che sconsigliano pure di aggravare il carico di inquinamento urbano aumentando le attrazioni turistiche e i grandi eventi con il relativo traffico. I monumenti e i parchi di Torino sarebbero già sufficienti, come attrazioni, poiché non li ha uguali nessun’altra città, mentre di ruote panoramiche è pieno il mondo, e qualcuna va pure a fuoco: Incendio su una ruota panoramica, 20 feriti - RSI

Nell’epoca del cambiamento climatico forse i giornalisti dovrebbero tornare a scrivere gli articoli a penna, avendo così più tempo per ragionare. In ogni caso non dovrebbero farsi interpreti di interessi estremamente circoscritti e privati, contrastanti con quelli pubblici ovvero della popolazione. Tra i quali c’è anche l’utilizzo del grande prato di piazza d’Armi, occupato e devastato dalle altre attività commerciali che, come la ruota, girano intorno agli ATP Finals. A causa di ciò, il prato resta confiscato ai cittadini per 10 mesi, per i 5 anni in cui ci siamo aggiudicati il meraviglioso grande evento ma anche i suoi imprevisti effetti collaterali sui beni comuni di tutti. Effetti che potrebbero essere evitati se gli amministratori adeguassero il loro pensiero al periodo in cui viviamo.


04 novembre 2024

LA PASSEGGIATA DI "UN ALTRO PIANO PER TORINO" A BERTOLLA: RSA, PARCHI DI CEMENTO E L'IMMANCABILE BANDO DEL FESTIVAL TODAYS.

E si parte - dal quartiere Verna precisano - con i prati che sono stati salvati dal comitato "Salviamo Barca e Bertolla": mentre un labrador ti posa delicatamente un legnetto vicino alle scarpe e tu, dopo una finta alla Messi, lo calci a non più di venti cm (sicché il labrador te lo riporta molto scazzato), una residente ricorda che l'isolone Bertolla era stato, ahinoi, inserito tra le possibili location del Todays festival 2024. 







Pochi passi e ci troviamo di fronte la RSA "Giardino degli Aironi" una residenza per anziani Prestige con un elevato standard alberghiero e un ampio spazio verde con "giardino sensoriale" (così viene descritta la struttura sul sito). I residenti raccontano la trasformazione del prato antistante causata dall'apertura della RSA e di suite che costano 7000 euro al mese. Il "Giardino degli Aironi" è la settima struttura del colosso francese Orpea a Torino, la dodicesima in Piemonte e la ventiseiesima in Italia: nel 2022, il giornalista Victor Castanet, ha pubblicato un libro inchiesta "Les Fossoyeurs" (I becchini) dove denunciava i maltrattamenti subiti dagli anziani e dalle anziane nelle case di cura Orpea. Razionamento dei farmaci, delle protezioni sanitarie e del cibo, carenze di personale: un sistema basato sulla logica del massimo profitto e dei minimi costi. 


"Voci di quartiere": i protagonisti siete voi! assicura un cartello che pubblicizza gli appuntamenti di "Torino Cambia"; ascoltare le persone per costruire la Torino di domani attraverso incontri, passeggiate, spettacoli ed "incursioni". Per "incursioni" si intendono i viaggi della cargo bike Alfonsina nei mercati e nelle piazze per raccogliere il punto di vista degli abitanti sulla Torino che verrà: una narrazione - o come dicono loro uno storytelling - per giustificare, con la presunta partecipazione della cittadinanza, le mani sulla città di Bloomberg e Compagnia di San Paolo. La disperata ricerca del "City Branding", per una città sempre più contraddistinta dal transitorio, dall'effimero e dalla megalomania tossica: secondo i dati forniti pochi giorni fa all'Accademia delle Scienze, Torino ha subito in dieci anni un calo del 18% nella fascia d'età 25-44 anni. Abbandonare la città oppure eliminare il problema alla radice evitando di venire al mondo, sono gli antidoti al veleno che inoculiamo anche oggi, in dose minore, quando ascoltiamo le parole di chi il quartiere lo vive e vuole preservarlo dalla speculazione: il "Condominio Parco degli Aironi" in strada Bertolla, un complesso residenziale con un futuro parco di 40 mila mq, per ora uno scheletro senza stile e senza respiro. 


Dopo un tot di metri (e qualche altro bastoncino lanciato al labrador) ci viene raccontata la storia dell'isolone Bertolla (e del suo rapporto con il Parco della Confluenza): ospita una garzaia - unico caso in Europa insieme ad Amsterdam dentro i confini di una grande città - e ha subito un taglio sostanzioso del pioppeto nel 2020. Vengono messe in luce le colpe dell'Ente Parco del Po, azioni che hanno portato ad un declassamento (un declassamento di fatto che può anticipare quello formale) della Confluenza e del Meisino. E tocca appunto al comitato "Salviamo il Meisino", quando ormai siamo avvolti dalla nebbia - a tratti ricorda la Ravenna di Antonioni, ma senza le ciminiere - chiudere gli interventi con la descrizione della "Cittadella dello Sport" o "Centro per l'educazione sportiva e ambientale": un progetto da 11.5 milioni di euro finanziato dal PNRR duramente contestato per l'impatto devastante e la militarizzazione del territorio.

Torniamo come il funghetto del Monopoli al punto di partenza in via Fattorelli che oggi coincide con il punto di arrivo: riusciamo a saltare la casella "In prigione" e ci interroghiamo (non è questo lo scopo del gioco?) sul numero di dadi in possesso degli speculatori.


No Todays al Parco della Confluenza

Ripristino e manutenzione del Parco Dora dopo i grandi eventi del 2024 e del futuro

Oggi si è svolta la commissione congiunta della Circoscrizioni 4 e 5 sul verde. Il tema era la manutenzione del verde del Parco Dora dopo i ...