Senza dimenticare il "meraviglioso" percorso della scorsa amministrazione targata 5 Stelle (dalle Olimpiadi "a costo zero" alla svendita della Cavallerizza; dagli sgomberi delle occupazioni allo "sgombero dolce" dell'ex MOI gestito dalla Compagnia di San Paolo; dal palavolley sul pratone di Parella (posizione dell'ex vicesindaco Montanari condivisa con l'attuale capogruppo PD Cerrato, che oggi a mezzo stampa chiede un "dialogo" con i comitati) alla contestazione dei senzatetto sotto il Comune; dalle false promesse sul TAV a quelle sulla Fondazione per la Cultura e persino sulla riapertura della biblioteca Carluccio, per fare un rapido e sicuramente non esaustivo elenco) dobbiamo segnalare che lunedì 30 settembre verrà discussa un'interpellanza presentata dal consigliere Russi sul festival Todays. Il Consigliere chiede, tra i vari punti, quando verrà pubblicato il nuovo bando, il numero effettivo dei paganti e se verranno escluse le aree verdi ed i parchi per la prossima edizione. Ascolteremo con attenzione le risposte dell'Assessora alla Cultura Purchia e così dovrebbe fare Sinistra Ecologista che ancora non si è espressa pubblicamente sul Todays Festival 2025. Insieme all'interpellanza è stata depositata il 27/9, una proposta di mozione firmata dalla consigliera Sganga che vuole impegnare il Sindaco e la Giunta a NON concedere l'utilizzo del Parco della Confluenza - la proposta di mozione chiede di "riconsiderare l'uso di aree verdi dall'alto pregio naturalistico per tali manifestazioni", introducendo, di fatto, una tassonomia tra le aree verdi - per le prossime edizioni del festival: cosa deciderà la conferenza dei capigruppo? Vedremo una votazione del Consiglio comunale oppure la maggioranza preferirà non esporsi per il timore di spaccature interne?
29 settembre 2024
21 settembre 2024
LE INSOSTENIBILI CONTRADDIZIONI DI SINISTRA ECOLOGISTA
Se dal 6 settembre il modello di gestione militarizzata del legittimo e pacifico dissenso è stato trapiantato dalla Valsusa al parco del Meisino, dipende anche dalle contraddizioni della forza politica che si è battezzata Sinistra Ecologista e poi sta in maggioranza accanto a un partito - sedicente democratico - che calpesta l'ecologia e la democrazia a ogni passo, convintamente affiancato anche da Torino Domani e da Silvio Viale di Più Europa che ignora totalmente le direttive europee a difesa dell'ambiente.
Più o meno un anno fa, in un incontro presso la sede del partito, l'ex consigliera Alice Ravinale affermava che, con le modifiche apportate, il progetto del Meisino per Sinistra Ecologista era accettabile. E nell'aprile scorso, Sinistra Ecologista definiva il parco del Meisino "Un Bene Comune di tutte e tutti, per tutte e tutti" rivendicando come proprio merito la revisione del progetto: la spiaggia del Meisino non verrà toccata, scrivevano, non saranno costruiti nuovi parcheggi sull'area e gli impianti sportivi, nel loro complesso, sono stati rivisti.
Erano e sono queste le richieste dei cittadini che stanno difendendo il parco? No. Quello che i cittadini chiedono è che questo progetto sia trasferito altrove (non la riduzione del danno e la sua gestione), fuori da una riserva naturale unica a Torino, se proprio si vuole realizzarlo (con 11,5 milioni di euro di fondi PNRR a debito, che avrebbero potuto essere utilizzati per ristrutturare impianti sportivi pubblici chiusi da anni, per esempio le piscine Sempione).
Per questo ci siamo chiesti, in relazione all'evento che SE ha organizzato per il 25 settembre intitolato "Meisino: confronto aperto con la cittadinanza", di quale confronto stiano parlando e su quali basi si possa sviluppare.
Sinistra Ecologista, dopo aver sostenuto il tentativo degli assessori Carretta e Tresso di convincere la popolazione che questo progetto è buono e giusto, ora, a fronte dell'inaspettata mobilitazione a difesa del parco, lamenta un mancato coinvolgimento della cittadinanza. In realtà sinora SE ha scelto di sposare la città immaginata dal PD con il supporto delle fondazioni nostrane e americane - Bloomberg -, la città del debito olimpico alla disperata ricerca del suo city brand, una città per turisti e studenti fuori sede, la città della Cittadella dell'Aerospazio, altro progetto cui SE non si è opposta.
In Circoscrizione 3 Sinistra Ecologista ha votato a favore del nuovo supermercato Esselunga che devasterà il giardino Artiglieri da Montagna, accontentandosi di qualche "compensazione" a fronte della perdita di un'area verde su suolo vergine, e non si schiera, con forza, contro la città vetrina dei "Grandi Eventi" - ossessione del PD torinese - ma si limita a blaterare di "eventi sostenibili".
Per quanto riguarda il festival TODAYS al Parco della Confluenza, invece, per la consigliera comunale Diena, il festival "non poteva essere bloccato" ma la sua forza politica "si opporrà ad una scelta che non viene giudicata sostenibile dal punto di vista ambientale": possiamo quindi escludere il Parco della Confluenza tra le possibili scelte del TODAYS 2025?
Noi sicuramente continueremo a mobilitarci contro la devastazione del Parco della Confluenza e delle aree verdi cittadine.
Ci vediamo lunedì 23 settembre alle 16.00 per il presidio davanti al Comune!
adesioni al presidio 'FERMIAMO LE POLITICHE DEVASTATRICI DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE TORINESE!' - lunedì 23 settembre, ore 16
(in ordine alfabetico)
Alberi Urbani, Gruppo Spontaneo
l'Aquilone Torino Legambiente, Circolo
Case Occupate Zona San Paolo
Comitato Difesa del Parco della Pellerina
Ecopolis Associazione
Ecoresistenze per Cambiare Rotta
No TAV Torino e cintura
OSA Torino
OST Barriera
Potere al Popolo - Torino
Salviamo gli Alberi di Corso Belgio - Salviamo gli Alberi di Torino
Salviamo il Meisino
Salviamo il Paesaggio, Torino
Salviamo i prati
Toroller Collective
Un altro piano per Torino
USB Torino - Federazione del Sociale
15 settembre 2024
23.9 ore 16, presidio davanti al Comune: FERMIAMO LE POLITICHE DEVASTATRICI DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE TORINESE!
Finisce il festival TODAYS ma continua la nostra mobilitazione contro i/le responsabili della devastazione del Parco della Confluenza.
Il verde pubblico urbano continua ad essere sotto attacco da parte del Partito Democratico e dei suoi alleati in Consiglio comunale. Abbiamo visto tutt* lo stato di distruzione in cui è stato lasciato il parco nei giorni successivi al festival, mentre in contemporanea sono iniziati i lavori di devastazione della "Cittadella dello Sport" al Parco del Meisino.
L'attuale amministrazione comunale continuerà a speculare sulle aree verdi, negandone l'utilizzo ai cittadini e provocando gravi conseguenze a livello ambientale. Coloro che provano a contestare questa politica, la cittadinanza e i comitati che si oppongono, vengono trattati come un problema di ordine pubblico. E le loro istanze vengono represse dai manganelli delle forze dell'ordine, esattamente come è successo al Meisino, dove le proteste dei cittadini hanno incontrato i cordoni della celere a proteggere la devastazione del parco.
Ora tocca a noi fermare questa tendenza e scendere in piazza per opporci alle politiche scellerate di questa amministrazione comunale.
Lunedì 23 settembre ci troveremo davanti al Comune di Torino, in contemporanea al Consiglio Comunale, per contestare le scelte in materia di parchi e aree verdi: per questo nei giorni scorsi abbiamo inviato all'amministrazione una lettera pubblica per scongiurare l'utilizzo del Parco della Confluenza o di altre aree verdi per le prossime edizioni del festival TODAYS.
In vista del nuovo bando, che probabilmente uscirà già a ottobre, vogliamo continuare a fare pressioni sull'amministrazione torinese affinché si faccia carico delle proprie responsabilità e decida finalmente di ascoltare le rivendicazioni della cittadinanza e dei comitati ambientalisti.
Non ci fermeremo finché TODAYS non verrà spostato dal Parco della Confluenza o da qualsiasi area in cui possa provocare un danno ambientale.
(in ordine alfabetico)
Alberi Urbani, Gruppo Spontaneo
l'Aquilone Torino Legambiente, Circolo
Case Occupate Zona San Paolo
Comitato Difesa del Parco della Pellerina
Ecopolis Associazione
Ecoresistenze per Cambiare Rotta
No TAV Torino e cintura
OSA Torino
OST Barriera
Potere al Popolo - Torino
Salviamo gli Alberi di Corso Belgio - Salviamo gli Alberi di Torino
Salviamo il Meisino
Salviamo il Paesaggio, Torino
Salviamo i prati
Toroller Collective
Un altro piano per Torino
USB Torino - Federazione del Sociale
Lettera all'Amministrazione comunale di Torino: non utilizzate parchi e aree verdi pubbliche per la realizzazione di TODAYS e di grandi eventi!
- al Sindaco della Città di Torino
04 settembre 2024
Oltre al danno il flop (anche per merito della mobilitazione No Todays)
Apprendiamo dagli articoli di questi due giorni che i concerti del Todays Festival sono stati in gran parte un flop — a parte, in attesa dei dati SIAE, i Massive Attack — con, in alcuni casi, poche centinaia di spettatori invece delle migliaia attese. Non si soffermano gli estensori, però, a valutare anche la dannosità della scelta della nuova sede del festival, non considerando evidentemente rilevante l’aspetto ambientale.
Chiederemo senz’altro ai vari responsabili i rendiconti ufficiali del festival, finanziari e ambientali, esamineremo i dati forniti e vi contrapporremo le nostre valutazioni, ma pensiamo si possa già affermare che il trapianto del Todays Festival al parco della Confluenza non è riuscito: era prevedibile, perché difficilmente da un furto con destrezza può venire qualcosa di buono.
Si è scippato il nome a un evento consolidato, di dimensioni temporali e di affluenza moderate, che era inserito in uno spazio consono, per cercare di convertirlo in grande evento. E per renderlo economicamente sostenibile è stato deciso di ospitarlo in un’area molto più grande dove potessero essere organizzati pochi e costosi concerti di grosso richiamo con più spettatori e un biglietto d’ingresso non per tutte le tasche. Oltre che lo sperato ritorno economico, si è cercato un vistoso ritorno di immagine necessario per giustificare il cambiamento. E l’area individuata è stata il parco della Confluenza.
Si è scippato quindi alla popolazione un parco pubblico, apprezzandone soltanto la cubatura, il valore estetico della sua collocazione utile a richiamare pubblico e la facilità di gestione: una location fornita gratuitamente dal Comune, prêt-à-porter per un festival in parte finanziato con denaro pubblico.
Gli abitanti della zona hanno subìto i disagi e non hanno avuto alcun ritorno, e anche questo era scontato, visto che l’evento non è stato pensato né con loro né per loro, ma piuttosto contro di loro, che hanno dovuto subire la chiusura della pista ciclabile, dei decibel aggiuntivi rispetto a quelli della zona già molto trafficata, un’area verde confiscata. Qualcuno cerca di costruire una narrazione che descriverebbe gli eventi di questo tipo come una opportunità per ripulire il parco dagli schiamazzi e dai rifiuti, finendo — attraverso una spirale legalitaria — per estromettere ancora di più gli abitanti del quartiere dal parco e giustificare invece la speculazione sul verde pubblico. Un sotterfugio indegno di una buona amministrazione. Così come accompagnare a questa menzogna l’allontanamento delle famiglie rom, nel quartiere in cui ha sede il Centro Interculturale.
Si è scippato un rifugio alla fauna selvatica, e pare che uno degli sponsor del Festival, l’ormai onnipresente e onnivora IREN, sia responsabile anche dei lavori di manutenzione del ponte diga che hanno prosciugato mezzo fiume, rendendo come ogni anno difficile la sopravvivenza degli uccelli, specialmente di certe specie come Folaga e Svasso maggiore che in questo periodo hanno nidiate di pulli da svezzare. Non sarà il caso di ripensare tempistiche, durata e modalità di queste manutenzioni e pulizie fluviali, anche tenuto conto delle temperature torride di fine agosto?
Come se non bastasse, il 29 agosto vi è stato pure un avvio dei lavori anche nel parco del Meisino, per l’indesiderata Cittadella dello Sport, senza cronoprogramma né cartelli - quindi non in conformità con quanto previsto dalla normativa.
Purtroppo il danno ambientale del Festival c'è stato lo stesso, perché la minor affluenza di persone al Festival non ha significato un minor uso di luci e di fumi da spettacolo, anche al di là delle prescrizioni, né decibel inferiori. E a quanto abbiamo potuto intravedere da lontano, dato l’ampio transennamento del parco, un’ampia fascia di prato è inaridita, così come secca è l’erba tagliata per formare vie di accesso all’area del festival.
Oggi leggiamo finalmente una presa di posizione da parte della Direttrice dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese, che invita a considerare altre aree per questi eventi. L’Ente però ha emesso una Valutazione d’Incidenza Ambientale positiva (a 6 giorni dall’inizio dei concerti) così consentendo la realizzazione del Festival nel parco della Confluenza. Temiamo che fare marcia indietro sulle deboli prescrizioni emanate per questa edizione sarà difficile. Gli Assessori Purchia e Carretta annunciano che il nuovo bando sarà emesso a breve. Noi invece, per tutto quanto sopra, riteniamo che questa edizione del Todays debba essere ribattezzata Yesterdays (and Never More). Riteniamo finita l’era in cui parchi, spiagge, persino boschi si usavano come sedi per eventi musicali e di altro genere, con grande affluenza di pubblico. La conservazione ambientale esige di ripristinare le aree naturali: ora o mai più.
Il regolamento dell’Unione Europea, la Nature Restoration Law, e le prescrizioni sulle aree naturali restano lettera morta ma l’Assessora Purchia ha l’obbligo di lasciare in pace i parchi, perché la cultura non può prescindere dal rispetto dell’ambiente. E per quanto riguarda l’Assessore Carretta, vorremmo un grande assessore ai piccoli eventi, utili ai cittadini e compatibili con la natura, e non un piccolo assessore ai Grandi Eventi e alle ruote panoramiche. Non dimentichiamo le responsabilità dell’Assessore al Verde Tresso, dell’Assessora all’Ambiente Foglietta e dell’Ente per la Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese e ovviamente del sindaco Lo Russo.
Continueremo a opporci a ogni abuso delle aree verdi pubbliche.
MAI PIÙ FESTIVAL SULLE AREE VERDI!
01 settembre 2024
Risposta dei Massive Attack
PARCO DORA O "PARCO DEI GRANDI EVENTI"? VOGLIAMO UNA CITTÀ VIVA (COME DESIDERA L'ASSESSORE CARRETTA) OPPURE UNA CITTÀ SANA?
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