25 ottobre 2024

MA CHE CE FREGA DEL TODAYS FESTIVAL AL PARCO DELLA CONFLUENZA? È LA GIORNATA DEL CITY BRANDING!!

 

Il progetto per rifare il logo: un investimento strategico da 432 mila euro con il bando a novembre, raccontano gli organi di stampa, ed ecco spiegata la "fuga" dei consiglieri e delle consigliere del PD dalla seduta delle commissioni Cultura+Ambiente. Seduta pubblica con la discussione inerente alla mozione "No Todays al Parco della Confluenza" - il titolo spiega tutto o perlomeno, dovrebbe spiegare, perché a quanto pare non è stato compreso dagli esponenti del PD. Ma come puoi mancare alla presentazione del City Branding che, secondo le intenzioni dell'amministrazione, porterà TORINO NEL MONDO? Rinunciare per il PD è impossibile - proposta per il logo facile facile: "WE LOVE GRANDI EVENTI" - e quindi meglio non ascoltare le conclusioni della commissione. Cosa sarà mai un altro floppone Todays dentro il Parco della Confluenza? 

Spoileriamo (per usare un termine odioso e abusato) il finale: l'atto è stato liberato per l'aula ma verrà sospeso in attesa di ulteriori "approfondimenti"; erano assenti gli assessori (e senza, gli esponenti del PD non sanno quali decisioni devono prendere), le foto della devastazione del parco non erano sufficienti per giudicare l'impatto del festival (meglio aspettare i risultati della Fondazione Reverse che, avendolo organizzato, sicuramente saranno obiettivi) e la Consulta per l'Ambiente ha ricordato che le valutazioni sull'area devono essere fatte PRIMA non DOPO. Altrimenti ti ritrovi, come aveva ricordato a mezzo stampa, la direttrice dell'Ente Parco, con il cerino in mano. 

Distinguere il PD dalle destre è diventato impossibile: il consigliere Ledda (uomo di fiducia di Salvatore Gallo, stando alle inchieste), oggi ha detto in commissione che "Il parco della Confluenza è frequentato in maniera sbagliata". Il "moderato" Fissolo - quello che in un post accostava le roulotte dei ROM alla monnezza, se non ricordiamo male - ha scomodato persino Comala per beatificare la socializzazione nelle aree verdi e ha ricordato il "meraviglioso" programma della maggioranza: puntare sugli eventi. Per concludere, l'intervento della consigliera Diena di Sinistra Ecologista che non ricordava il no del suo partito (a giochi fatti) nella precedente commissione a tema Todays e l'ha trasformato, nei suoi ricordi, in un sì. Più che comprensibile: un no di SE al PD è un evento miracoloso, quindi è possibile non ricordarlo. Resta il fatto che il PD, al momento, non vuole escludere il parco della Confluenza dal prossimo bando per il Todays Festival, come era facile prevedere. 

Dobbiamo dedurre, quindi, che il prossimo bando (triennale oppure no) non verrà emesso dalla Fondazione Cultura fino a quando il Consiglio Comunale non si sarà espresso con il voto? Noi, in ogni caso, continueremo a mobilitarci contro la devastazione provocata dai Grandi Eventi.

No Todays al Parco della Confluenza

23 ottobre 2024

Giovedì 24 ottobre discussione in commissione della mozione 5 Stelle contro Todays al Parco della Confluenza


Giovedì 24 ottobre alle 16:30 le Commissioni Ambiente e Cultura del Consiglio Comunale si riuniranno per discutere, in seduta congiunta, una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle: il documento impegna il Sindaco e la Giunta a non realizzare nel Parco della Confluenza le prossime edizioni del festival Todays. Prima del voto in Consiglio Comunale, quindi, la discussione si svolgerà in un contesto più raccolto, ma sempre accessibile al pubblico.

Giovedì 24 potrebbe manifestarsi l'opposizione politica interna al Comune alla eventuale scelta dell'amministrazione di usare, per il 2025, il Parco della Confluenza per fini privatistici. Noi ci siamo già espressi contro questa modalità d'uso del parco medesimo e contro i "Grandi e Piccoli Eventi" in grado di creare danni all'ambiente e al verde pubblico. La mozione del Movimento 5 Stelle si limita a chiedere di non utilizzare più la Confluenza per Todays, ma secondo noi doveva essere estesa la richiesta anche al resto delle aree verdi cittadine. In ogni caso, il riconoscimento da parte del consiglio di questa opzione di non uso del parco  con un voto a maggioranza - per quanto le mozioni molto spesso poi non diano seguito a nessuna iniziativa concreta - potrebbe fornire un primo segnale positivo circa la volontà dell'amministrazione torinese di ridurre l'uso indiscriminato delle aree verdi per altri scopi, in controtendenza con quello che invece sta succedendo per altre iniziative già programmate, come la ruota panoramica ai giardini Ginzburg e il "Natale in Giostra" al Parco Dora, per fare due esempi. Dubitiamo fortemente, però, che ci possa essere una maggioranza in Consiglio Comunale, con queste posizioni difformi: il partito prevalente, il PD, esprime gli assessori che hanno preso le decisioni più impopolari e dannose sull'utilizzo delle aree verdi e l'opposizione di destra considera il verde uno strumento per l'estrazione di profitto e non per migliorare la qualità di vita della cittadinanza. 

Sarà interessante invece riscontrare se, ai 5 Stelle che voteranno a favore della mozione, si aggiungeranno altr* consiglier*: ad esempio i due esponenti di Sinistra Ecologista il quale, pur facendo parte della maggioranza che sostiene la Giunta, si è dichiarato, come partito - in occasione di precedenti occasioni anche istituzionali - contrario a proseguire l'esperienza di un festival nel parco della Confluenza. Dai due consiglier* dovrebbe anche arrivare la proposta (visto che fanno parte di un partito che si definisce ecologista) di un miglioramento della mozione: possibile, appunto, includendo il non utilizzo non solo per Todays e al Parco della Confluenza, ma a tutti gli eventi impattanti e a tutte le aree verdi e parchi. Tutte eventualità sulla cui concretizzazione non abbiamo però reali aspettative, sulla base di quanto è stato proposto dall'amministrazione comunale sinora.

Pensiamo che comunque sia importante che in questa occasione di discussione pubblica - e in quella che si verificherà quando la mozione verrà messa in votazione in Consiglio Comunale - ci sia attenzione da parte della cittadinanza e dei collettivi che lottano contro i danni provocati all'ambiente e al verde dalle scelte dell'amministrazione attuale (e di quelle precedenti). 

Per questo invitiamo ad assistere alla riunione congiunta delle due commissioni a Palazzo Civico, oppure a seguirla tramite lo streaming disponibile dalle 16,30 di giovedì 24 ottobre sul sito comunale al link https://www.comune.torino.it/multimedia/commissioni/orologio.shtml


15 ottobre 2024

TANANAI SÌ/NO: LA FONDAZIONE REVERSE DOPO IL FLOP DEL TODAYS FESTIVAL E LA DEVASTAZIONE DEL PARCO DELLA CONFLUENZA, SI AGGIUDICA IL BANDO PER IL CONCERTO DI CAPODANNO.


Ieri è uscita la notizia che i vincitori del bando per Todays 2024 si sono aggiudicati anche quello per il concerto, organizzato e pagato dal Comune di Torino, del 31 dicembre in piazza Castello, gestito non dalla Fondazione Cultura ma dal servizio comunale eventi. Il bando comprende la fornitura del palco e dei servizi anche per il concerto di musica classica del giorno successivo organizzato dalla Fondazione Cultura. Referenti politici di questi eventi sono ancora gli assessori Purchia e Carretta. L'aggiudicazione del concerto, gratuito per il pubblico, a Fondazione Reverse, è stata fatta secondo gli organi di informazione, sulla base di una offerta che comprende come ospite di punta Tananai: ma oggi, l'agenzia che lo rappresenta, dichiara che il suo artista non potrà esibirsi perché ha un contratto per un concerto a pagamento, sempre a Torino, previsto per il 3 dicembre. Come è potuto succedere? Non è stata verificata al momento di aggiudicare il bando, la reale disponibilità degli artisti per il 31 dicembre? 

Esattamente come non era stato verificato al momento di aggiudicare il Festival Todays 2024 che esistessero i requisiti per l'utilizzo del parco della Confluenza, ma era stata chiesta nel bando solamente una verifica di compatibilità - prodotta da chi presentava l'offerta - lasciando poi le verifiche formali alla fase successiva all'aggiudicazione. Una fase successiva in cui, diventava complicato, mettere in discussione la scelta di quel parco - come ha fatto capire la direttrice dell'Ente Parco del Po nelle dichiarazioni post festival. 

La gestione dei bandi per la realizzazione di eventi non può avere zone d'ombra che lascino margini di incertezza sulla loro consistenza e impatto, perché i danni, che possono derivare dall'accertamento successivo nel caso di una  mancanza di requisiti di fattibilità e sostenibilità, possono essere gravi.

12 ottobre 2024

Invito a incontro - mercoledì 16 ottobre, ore 19


Invitiamo tutte e tutti a venire all'OST Barriera (via Luigi Pietracqua 9, Torino) mercoledì 16 ottobre alle 19  per continuare a organizzare il contrasto alle ipotesi di sfruttamento del Parco della Confluenza  e di altri parchi o aree verdi per l'organizzazione del festival Todays e di eventi o attività impattanti in modo negativo sul verde pubblico e sull'ambiente naturale

07 ottobre 2024

𝐍𝐎 𝐓𝐎𝐃𝐀𝐘𝐒 𝐀𝐋 𝐏𝐀𝐑𝐂𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐍𝐅𝐋𝐔𝐄𝐍𝐙𝐀 𝐑𝐈𝐒𝐏𝐎𝐍𝐃𝐄 𝐀𝐋𝐋𝐄 𝐃𝐈𝐂𝐇𝐈𝐀𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐃𝐄𝐋𝐋'𝐀𝐒𝐒𝐄𝐒𝐒𝐎𝐑𝐀 𝐏𝐔𝐑𝐂𝐇𝐈𝐀


L'assessora alla Cultura Rosanna Purchia nella seduta del Consiglio Comunale del 30 settembre, ha risposto, leggendo dati e spiegazioni, alle questioni poste dal consigliere e capogruppo del Movimento 5 Stelle Andrea Russi con l'interpellanza n. 432/2024 “IL GRANDE FLOP DEL NUOVO TODAYS FESTIVAL”: intervento assessorile e replica del consigliere sono presenti dal minuto 2:04:42 nella registrazione disponibile sul sito del Comune di Torino al link: https://www.youtube.com/live/0ZvDtxdFExo?si=S5YCiBrv2EIVN5GX

Il testo dell'interpellanza è scaricabile da qui:

Di seguito la replica di “No Todays al Parco della Confluenza” alla risposta dell’assessora.

Nella sua risposta, la responsabile culturale dell'amministrazione comunale torinese ha comunicato che i 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐚𝐠𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐫𝐭𝐢 𝐚𝐥 𝐏𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐧𝐟𝐥𝐮𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐢 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐒𝐈𝐀𝐄 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝟏𝟓.𝟓𝟐𝟔 𝐢𝐧 𝟕 𝐬𝐞𝐫𝐚𝐭𝐞, oltre a 466 omaggi: possiamo quindi affermare che i danni al prato sono stati arrecati dal calpestio di "solamente" 15.000 persone a fronte dell'utilizzo di un'area di 10.000 mq adatta ad ospitare fino a 8.000 spettatori per ognuno dei 7 concerti; 𝐥'𝐚𝐫𝐞𝐚 𝐞̀ 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐪𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢 di 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐯𝐫𝐚𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐚 rispetto alla reale affluenza. Essendo stata 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐢𝐧 𝐮𝐬𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐚 𝟐𝟎 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢, senza il pagamento dell'occupazione di suolo pubblico, gli organizzatori della Fondazione Reverse (e anche il Comune medesimo) non si sono quindi nemmeno curati di minimizzarne l'utilizzo in modo da ridurre anche al minimo l'impatto delle attività sul parco: la non attribuzione di valore economico al territorio occupato ha fatto si che il suo uso non incidesse sui costi di realizzazione del festival, incentivando quindi le mani libere nel suo utilizzo.

Nel rispondere alla richiesta del consigliere di descrivere le 𝐫𝐢𝐜𝐚𝐝𝐮𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥, eventi diffusi gratuiti e concerti a pagamento 𝐬𝐮𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐢𝐫𝐜𝐨𝐬𝐜𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟔, 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐧𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐞𝐬𝐚𝐮𝐬𝐭𝐢𝐯𝐢, se non una presenza stimata di 8.000 persone agli eventi diffusi, mercati compresi, parlando genericamente di "interesse a capire cosa stesse succedendo da parte dei 'singoli quartieri". Noi siamo stati varie volte nella zona del parco della Confluenza e abbiamo sentito gli/le abitanti dire, prima che iniziasse, che erano contenti del festival perché il Comune aveva finalmente mandato a svuotare i cestini, tagliare l'erba e pulire i viali, cosa che nel resto dell'anno non succedeva quasi mai: erano, ciononostante, anche coscienti del fatto che finito il festival tutto sarebbe tornato come prima. L'Assessora ha inoltre precisato che 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐝𝐨𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐦𝐩𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐨 del festival, ma che la 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐑𝐞𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞, 𝐥'𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞, 𝐡𝐚 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐮𝐧’𝐢𝐧𝐝𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞 𝐭𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐚 𝟐𝟓𝟎 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 per domandare loro la valutazione complessiva dell’esperienza: riteniamo 𝐫𝐢𝐝𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐝𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐮𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐥'𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝ella 𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, che doveva essere perlomeno fatta da soggetti terzi. Ovviamente la scelta dei gruppi che hanno suonato e i servizi predisposti per il pubblico nel sondaggio sono risultati molto graditi, come anche "location" e atmosfera: questi ultimi due elementi di valutazione dimostrano però come la mancanza di sensibilità ambientale da parte sia degli organizzatori sia del Comune, che li ha autorizzati a usare il parco, si riverbera poi anche sulla sensibilità del pubblico medesimo, il quale è portato a propria volta a ritenere positiva quindi la scelta di collocare il festival proprio in un parco. Scelta che inoltre, per risultare di maggiore credibilità (si usa dire 𝐠𝐫𝐞𝐞𝐧𝐰𝐚𝐬𝐡𝐢𝐧𝐠, in queste occasioni), gli organizzatori hanno voluto far avallare dalla presenza, come momento clou del festival, di un gruppo di livello internazionale molto noto anche come paladino della sostenibilità ambientale.

A proposito invece delle intenzioni da parte del Comune di Torino di rispettare eventuali 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐨 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐄𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐀𝐫𝐞𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐨 𝐩𝐢𝐞𝐦𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐞 per escludere aree naturali e parchi dal bando per la prossima edizione di Todays, come emerso da alcune dichiarazioni della direttrice dell'ente stesso a edizione 2024 conclusa (nonostante avesse dato l'assenso preventivo all'uso della Confluenza per la medesima), 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐨𝐯𝐯𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐀𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐚 𝐏𝐮𝐫𝐜𝐡𝐢𝐚 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐮𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐬𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 avute da Comune e Ente Parco stesso come risulterà dai controlli effettuati da Fondazione Reverse durante il festival. Il fatto che i dati risultanti da queste verifiche debbano poi essere confrontati con quelli rilevati dall'ARPA su incarico dell'Ente Parco regionale non offre di per sé sufficienti garanzie circa la non dannosità dell'impatto che le emissioni sonore e luminose hanno avuto effettivamente sulla fauna presente nel parco e nelle aree attigue, compresa quella confinante nella zona di protezione speciale del Meisino, provocando eventualmente danni anche permanenti. . 𝐍𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐬𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐚 𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐨 𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐭𝐞. 𝐈 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐢𝐧𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐥𝐨𝐜𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐭𝐚 tra Comune ed Ente Parco, 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐥𝐨𝐜𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐋'𝐀𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐚 𝐡𝐚 𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐮 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥. Che poi, in particolare, come ha detto l'Assessora, per il volume sonoro dei concerti non siano arrivate 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐬𝐭𝐞 alla Città di Torino (cioè ai vigili urbani), non vuol dire che le proteste non siano state invece state ricevute e pubblicate sulle pagine di cronaca locale di quotidiani. O non siano anche state raccolte da noi durante le iniziative e i volantinaggi al parco direttamente dalle persone che abitano attorno alla Confluenza o in quartieri vicini.

Continuando nella risposta, l'Assessora ha poi informato che è competenza della Divisione Verde pubblico del Comune verificare il 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐞𝐫𝐛𝐨𝐬𝐨 rovinato dal calpestio delle persone, dal transito dei mezzi di trasporto e dalla posa delle strutture, ripristino da farsi nel periodo agronomico più favorevole, senza specificare però quando sarebbe questo periodo più favorevole (la primavera prossima?). I tecnici comunali avrebbero quindi effettuato il sopralluogo di verifica il 10 settembre scorso, dando indicazioni agli organizzatori del festival su quali interventi sono necessari. Noi avevamo constatato già il giorno prima, dopo il disallestimento completo dell'area, quali erano i danni al manto erboso e al terreno, in 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢 𝐚𝐦𝐩𝐢𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐬𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐦𝐞𝐳𝐳𝐢 𝐝𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞. Ma invece 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐯𝐞𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐩𝐚𝐫𝐚𝐫𝐞, 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞, 𝐚𝐢 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐚𝐫𝐫𝐞𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐮𝐧𝐚 presente nel parco e nelle zone attigue. 𝐑𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐢𝐧𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐢𝐮' 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟏𝟔 𝐚𝐠𝐨𝐬𝐭𝐨, in pieno periodo di calura estiva quando maggiore era la necessità, per gli abitanti della zona e non solo, di usufruirne pienamente.

Relativamente al contributo pubblico erogato tramite la Fondazione Cultura agli organizzatori rapportato agli esiti del festival, definiti non lusinghieri dal consigliere interpellante, è stato detto che l'iniziativa è anche frutto di investimenti privati, quelli degli organizzatori, che hanno permesso di triplicare la spesa rispetto al contributo pubblico stesso: esplicitazione questa dell'ulteriore privatizzazione di Todays, che da iniziativa è stato trasformato in un evento gestito da privati basato su un rischio di impresa e quindi un atteso
collegato profitto (quale imprenditore investe denaro senza la prospettiva di guadagnarci?), cosa che non ha quindi niente a che fare con una iniziativa culturale in favore della cittadinanza e tantomeno degli abitanti della circoscrizione. Il festival è stato quindi un investimento economico di privati agevolato da un sostegno economico pubblico: 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢𝐨 𝐧𝐞 𝐡𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐓𝐨𝐫𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐓𝐨𝐝𝐚𝐲𝐬 𝟐𝟎𝟐𝟒? 𝐄 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐠𝐮𝐚𝐝𝐚𝐠𝐧𝐨 𝐧𝐞 𝐡𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐥'𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞, 𝐥𝐚 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐑𝐞𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞, 𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞 𝐚𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐨 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨? Sono informazioni che devono essere esplicitate pubblicamente e ne va chiesto conto al Comune medesimo in nome della trasparenza, che non può mancare anche se la gestione delle sue iniziative è affidata a una suo ente partecipato che a propria volta le fa realizzare da un soggetto privato.

Rispetto alle 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥, l'Assessora fa notare che gli organizzatori per il 2024 hanno avuto tre mesi per promuovere e vendere il festival, come a dire che hanno avuto poco tempo, per cui adesso la Città 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞: premesso che la colpa per quel poco tempo a disposizione degli organizzatori per l'edizione 2024 è stata del Comune e della Fondazione cultura, che hanno aspettato il mese di marzo 2024 a emettere il bando relativo poi vinto da Fondazione Reverse, 𝐥'𝐞𝐬𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐮𝐬𝐚𝐭𝐚 "𝐯𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥" 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐥'𝐢𝐝𝐞𝐚 di quale sia la considerazione da parte del Comune, che lo considera alla stregua di una delle sue tante proprietà' già messe in passato e da mettere ancora adesso in vendita: in questo caso però da far vendere ad altri, gli organizzatori. Prima di emettere il nuovo bando sostiene l'Assessora che dovranno essere portate a termine interlocuzioni con i soggetti preposti ai controlli effettuati al Parco della Confluenza durante il festival scorso, quindi immaginiamo l'ARPA e l'Ente parco del Po (e ci auguriamo non anche gli organizzatori, anche se sono stati incaricati di controllare loro stessi): quindi il Comune intende verificare con questi soggetti se Todays è fattibile di nuovo alla Confluenza? 𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐡𝐢 𝐢𝐧 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐞𝐬𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐨, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐨𝐜𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐝 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐢, 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞? 𝐍𝐞𝐦𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐫𝐚̀ 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭𝐚?

A proposito delle 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥 l'Assessora alla Cultura ha comunicato che gli organizzatori hanno dovuto addirittura effettuarne più di quante erano previste. Essendo che quest'anno il festival è stato organizzato con un investimento dei privati che ha triplicato il contributo comunale, 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐛𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐢: in un contesto come quello del Todays 2024 che per la prima volta prevede rischio di impresa e profitti non dovrebbero restare invece completamente escluse dalle verifiche.

Uno degli oggetti dell'interpellanza è stata anche la 𝐜𝐚𝐧𝐜𝐞𝐥𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐮𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐢 𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐮𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥 𝐧𝐞𝐭𝐰𝐨𝐫𝐤 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥, 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐞 𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐯𝐢𝐬𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟒: la risposta è stata che la cancellazione si è resa necessaria solo per casi di "commenti fortemente volgari, offensivi e diffamatori, non attinenti al messaggio". Essendo stati cancellati non sono più visibili, ma 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐞 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚𝐥𝐢, 𝐭𝐮𝐭𝐭'𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐨𝐥𝐠𝐚𝐫𝐢, 𝐨𝐟𝐟𝐞𝐧𝐬𝐢𝐯𝐢 𝐞 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐚𝐦𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢, 𝐞 𝐫𝐢𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐯𝐚 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐞𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐞𝐫𝐚 ai concerti, vale a dire che le scelte dei gruppi delle singole date erano incoerenti, inadeguate o inappropriate e quindi per questo motivo venivano disertate dal pubblico.

Rispetto al blocco della 𝐩𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐢𝐜𝐥𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐨 lungo le sponde del Po e dello Stura senza darne informazione preventiva e segnalarlo agli imbocchi esterni del parco, è stato detto dall'Assessora che la pista medesima era stata chiusa per motivi di sicurezza perché sarebbe passata in mezzo all’area di cantiere e che i cartelli informativi erano stati posizionati 4 giorni prima della sua chiusura. 𝐁𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐫𝐞𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐭𝐢𝐞𝐫𝐞 (𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐫𝐞𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐢, 𝐬𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐨𝐢 𝐭𝐨𝐭𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨) 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐞 𝐝𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐚𝐯𝐚𝐥𝐥𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞: quindi è loro la responsabilità della 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐬𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐯𝐚 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐞𝐯𝐢𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥'𝐚𝐫𝐞𝐚 al fine di mantenere libero il percorso ciclabile. 𝐈 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐬𝐨 𝐩𝐨𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐢𝐜𝐥𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐯𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐨 della Confluenza ma solo dove iniziavano i due blocchi, motivo per cui i ciclisti entravano nel parco percorrendo inutilmente i tratti liberi per poi dovere tornare indietro una volta arrivati ai blocchi stessi. Per dire quanta attenzione alla mobilita' sostenibile c'è stata nel realizzare il festival, nonostante quello che veniva sbandierato nel materiale promozionale e nei comunicati.

Comunque, al di là di tutte le considerazioni che si possono fare su singoli aspetti della gestione, 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞 𝐜𝐡𝐞, 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐢𝐠𝐮𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐞 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚, 𝐝𝐚𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟒 𝐓𝐨𝐝𝐚𝐲𝐬 𝐞̀ 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐟𝐚𝐫 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨 (𝐩𝐞𝐫𝐥𝐨𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐨) 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢 𝐞 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐮𝐧 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨𝐬𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥'𝐚𝐫𝐞𝐚 dove si svolgono e sull'ecosistema della zona. Per questo 𝐫𝐢𝐛𝐚𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀, 𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟓, 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐞𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐮𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥 𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢 𝐞 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐝𝐢. E così anche per tutti gli altri eventi e le altre attività di analogo impatto che il Comune ha in progetto di realizzare o è chiamato ad autorizzare.

MALIKA AYANE E IL SONIC PARK MATERA: I "MISTERI" DELLA FONDAZIONE REVERSE.

La cantautrice Malika Ayane - che si esibirà a Torino il prossimo 13 novembre - in un'intervista al Corriere non conferma la sua parteci...