18 febbraio 2025

PARCO DORA O "PARCO DEI GRANDI EVENTI"? VOGLIAMO UNA CITTÀ VIVA (COME DESIDERA L'ASSESSORE CARRETTA) OPPURE UNA CITTÀ SANA?


Abbiamo partecipato alla seduta congiunta della sesta e quinta commissione: Parco Dora - cenni su bilancio eventi svolti e utilizzo futuro dell'area - nella quale sono intervenuti gli assessori Carretta e Tresso, consiglieri e consigliere comunali e circoscrizionali e il Presidente della circoscrizione 4 Alberto Re. L'intervento di apertura dell'Assessore Carretta ha reso subito evidente che per l'amministrazione il "Grande Evento" al parco Dora non può essere messo in discussione: le ricadute per il territorio sono importanti, gli organizzatori degli eventi investono nella gestione e nel "ripristino" del Parco Dora. Cosa si intende per ripristino di un'area dissestata periodicamente che deve sempre ricominciare daccapo a ricostituire le condizioni vitali del suolo? E come si risarcisce il danno ai cittadini per il mancato utilizzo che perdura fino a ripristino avvenuto e per la molestia dei rumori generati?

Alla "visione" proposta dall'Assessore del "Grande Evento prima di tutto e nonostante tutto" si potrebbe rispondere che "i Grandi Eventi sono difficili da gestire e lasciano poco sul territorio" e che non vogliamo luoghi trasformati in "Disneyland provvisorie": parole che prendiamo in prestito dall'artigiano dell'immaginario Agostino Riitano - "Internazionale" del 31/8/2022 - vale a dire il manager culturale chiamato per dirigere il dossier della candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033. 

In sostanza: la nostra città vuole diventare "Capitale della Cultura" oppure dei "Grandi Eventi"? 

La contraddizione, in realtà, è solo sulla carta e gli interventi che abbiamo sentito durante la seduta erano trasversalmente favorevoli ai "Grandi Eventi" al parco Dora. 

Anche Sinistra Ecologista, con il Presidente Re e la consigliera Diena non è andata oltre la richiesta di mantenere fruibili il più possibile le zone interessate dagli eventi: per la consigliera Diena il Parco Dora è adatto ai "GE" ma "bisogna continuare a dialogare con i comitati e la cittadinanza". 

Se calcolate che la consigliera è - o era? - una militante di FFF e che il 21 febbraio FFF contesterà, sotto il Comune, le politiche ambientali della maggioranza di cui la consigliera fa parte, capirete bene quanto possa essere interessante un "dialogo" con la consigliera Diena. 

L'intervento del Comitato Dora Spina Tre ha ricordato l'articolo 41 della Costituzione: l'iniziativa economica privata è libera e non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana. Il comitato ha parlato anche dei tempi necessari per il montaggio e lo smontaggio e del declassamento, nei fatti, del parco Dora. La Consulta per il Verde ha ricordato il grande impatto di Terra Madre/Salone del Gusto sul parco e auspica che nel prossimo PRG venga prevista un'area apposita per i "Grandi Eventi". L'intervento di No Todays ha messo in luce l'incapacità dell'amministrazione nell'offrire spazi per gli eventi che non siano aree verdi, ha ricordato che non deve esistere una gerarchia tra le aree verdi e che il ripristino della natura è impossibile se l'equilibrio biologico viene continuamente messo in discussione da eventi impattanti. 

Vi è mai capitato di vedere il bellissimo "Under the Skin" di Jonathan Glazer? Ci sono un'aliena, Scarlett Johansson e l'aliena che si impossessa del corpo di Scarlett Johansson: gli uomini "sedotti" dall'aliena Johansson vengono condotti, inconsapevolmente, in un nonluogo. 

Ecco, se al "Grande Evento" assegniamo il ruolo di "Grande Seduttore", l'area di strippaggio del Parco Dora è sicuramente il nonluogo del "Grande Evento" (tutto ciò che confina con il nonluogo perde di significato) oppure il Castello della Bella Addormentata di Disneyland, con buona pace dei concetti espressi da Riitano.

04 febbraio 2025

MASSIMA SOLIDARIETÀ AL CIRCOLO OST Barriera COLPITO DALLA VILE AGGRESSIONE FASCISTA.

Il circolo OST Barriera è un importante presidio sociale, culturale e politico: è tra i promotori della lotta "No Todays" e ha ospitato diversi incontri dedicati al futuro della città ponendo l'accento sulle differenze tra finta riqualificazione (che per l'amministrazione coincide spesso con il Grande Evento periferico) e reali esigenze delle classi popolari. Barriera è uno dei quartieri dove le disuguaglianze economiche si traducono in gravi forme di esclusione sociale: il lavoro che OST Barriera svolge sul territorio è fondamentale. Un lavoro che non può essere compreso da codardi e inutili fascinazistelli - rinvigoriti dagli appoggi governativi - per i quali l'unica politica possibile consiste nello sbombolettare croci celtiche, inventare nuovi slogan razzisti e omaggiare la X MAS.

01 febbraio 2025

PARCO DORA PER TUTTA LA CITTADINANZA O PARCO D'ORO A SFRUTTAMENTO PRIVATO? DICIAMO NO AL TODAYS FESTIVAL E AI GRANDI EVENTI NEI PARCHI PUBBLICI!


Grandi eventi: quali vantaggi portano e a chi? Quali problemi determinano per la cittadinanza e l'ambiente?

Le manifestazioni che richiamano migliaia di persone in città presentano aspetti sicuramente positivi, in particolar modo per chi è coinvolto nell'organizzazione. Queste iniziative, però, producono effetti negativi che si riflettono soprattutto sulla qualità della vita di coloro che abitano nei quartieri dove i grandi eventi vengono collocati (senza un confronto preliminare con gli abitanti e nonostante le loro proteste, come nel caso del Comitato Dora Spina Tre).

Il Comune di Torino ha concesso a società e gruppi privati, gratuitamente, l'utilizzo di spazi verdi pubblici in cui realizzare eventi (finanziati spesso da Fondazioni e soldi dei contribuenti), per di più ottenendo vantaggi in termini di visibilità e facile consenso. Da un decennio il Parco Dora è utilizzato per la realizzazione del "Kappa Futur Festival" a cui si è affiancato dal 2022 il "Salone del Gusto", detto anche “Terra Madre”, che paradossalmente ha devastato quest'angolino di Madre Terra. Per l’estate 2025 anche il Todays Festival ha trovato casa al Parco Dora.

Tutto bene? Tanta musica, cibo e feste etniche si alterneranno occupando per mesi una vasta area del parco. E dopo? Dopo resterà un luogo devastato dalle strutture, dai mezzi pesanti che avranno provocato profondi solchi nei prati e resa inaccessibile una parte cospicua del parco. Un altro parco confiscato e sottratto ai cittadini per mesi come piazza d'Armi per le attività collaterali delle ATP Finals.

Dunque, quali sono le ricadute positive sul territorio? A ben guardare molto poche: la bilancia pende sicuramente sugli effetti negativi. Le aree verdi torinesi sono patrimonio pubblico e Beni Comuni che devono essere tutelati, conservati e incrementati, in una delle città primatiste in termini di inquinamento, e tanto più nell'era del cambiamento climatico che enfatizza sempre più l'isola di calore urbana. Viceversa leggiamo nei bandi anche della possibilità di abbattimenti di alberi per le esigenze di sicurezza (e/o logistiche?) degli eventi.

Pertanto riteniamo che l'amministrazione comunale debba individuare per i grandi eventi e, coerentemente, per strutture fisse come quelle del futuro "Centro per l'educazione sportiva e ambientale" al Meisino, spazi diversi dalle aree verdi.


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PARCO DORA O "PARCO DEI GRANDI EVENTI"? VOGLIAMO UNA CITTÀ VIVA (COME DESIDERA L'ASSESSORE CARRETTA) OPPURE UNA CITTÀ SANA?

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