03 giugno 2025

Parco Dora e Kappa FuturFestival: il parere della Commissione Consiliare Ecologia, Ambiente e Verde Pubblico


Mercoledì 4 giugno 2025 la VI Commissione Consiliare del Comune di Torino "Ecologia, Ambiente e Verde Pubblico" è convocata con all'ordine del giorno

PARERE DELLA VI COMMISSIONE CONSILIARE, AI SENSI DELL'ART. 81, COMMA 7, DEL REGOLAMENTO DEL VERDE PUBBLICO E PRIVATO, N. 317, PER L'EVENTO KAPPA FUTURFESTIVAL 2025 A PARCO DORA.

Ancora Parco Dora alla ribalta: ma non per un intervento di incremento e miglioria del verde di prossimità per le migliaia di persone che abitano nella zona, ma per ottenere l’autorizzazione a requisirne i prati che verrà verosimilmente accordata, come immancabilmente accaduto per tutte le aree verdi in questi quasi vent’anni da che il Regolamento del verde è entrato in vigore (317/ 2006).

A causa del debito olimpico che ha incatenato la Città alle banche, il patrimonio pubblico è stato svenduto e adesso resta il verde pubblico da aggredire pezzo a pezzo, in via transitoria ma ricorrente, con le attività di intrattenimento (mentre si cancellano i diritti sociali) o in via definitiva come nei parchi Meisino, Pellerina, Cavalieri di Vittorio Veneto (Piazza d’Armi), Artiglieri di Montagna. 

Evidentemente è questa l’interpretazione del Regolamento europeo sul ripristino della natura secondo la Giunta in carica, che ha ottenuto il suo straordinario successo elettorale (l’ha votata un avente diritto al voto su quattro) anche affermando che avrebbe azzerato il consumo di suolo: invece non solo aumenta il consumo, ma anche il degrado, fenomeno antropogenico che pure contribuisce al rilascio di anidride carbonica in atmosfera. 

Il doppio insediamento del Kappa FuturFestival e di Terra Madre - Salone del Gusto l’anno scorso (già verificatosi nel 2022: e quell’anno il tema di Terra Madre era la rigenerazione!)  ha lasciato i segni della devastazione per mesi. Ma anche un ‘verde su macerie’ (come viene appellato in modo denigratorio) e periferico ha diritto ad attenzioni specifiche pari a quelle dedicate alle aree vetrina del centro. Perciò riteniamo che sia l’allestimento/smontaggio che l’evento debbano svolgersi solo sulla parte cementificata rendendo non accessibile ai macchinari e ai flussi di persone richiamate dal Kappa  - se vogliamo avere un Futur(o) -  il tappeto erboso, di cui si svalutano il valore ecosistemico e di assorbimento della CO2: “...  tanto poi l'erba ricresce”. Le operazioni di ripristino, che non sarebbero necessarie se il verde pubblico fosse trattato come tale e basta, comportano costi ed emissioni.  

Rilevante è infatti anche il tema della proprietà e della disponibilità pubblica di un bene comune che viene sottratto alla collettività per consentire a privati di fare profitti, con la narrazione di una ricaduta economica positiva sulla città e sulla popolazione mai dimostrata né quantitativamente né qualitativamente (narrazione peraltro alla base dell’ideazione di molti grandi eventi in tutte le parti cittadine, che siano su aree verdi oppure no). 

Cogliamo l'occasione per ribadire la richiesta che il prossimo Piano Regolatore che dovrebbe essere approvato in forma preliminare a dicembre - auspichiamo da una Giunta priva di assessori accusati di abuso edilizio e corruzione - individui una o più aree NON verdi all'interno di quelle dismesse in varie parti della città in cui possono essere collocati eventi musicali oppure di altro tipo, lasciando tutti i parchi e le aree verdi alla funzione loro tipica, ossia al servizio del benessere degli abitanti umani e non umani, presenti e futuri, della città, e non mercificandoli per uno sfruttamento economico effimero o permanente.


04 maggio 2025

OGGI FESTEGGIAMO UN LIETO EVENTO: NASCE LA MOBILITAZIONE CONTRO I "GRANDI EVENTI"

 



Archiviato - anche grazie alla nostra lotta - il Todays Festival targato Fondazione Reverse, abbiamo deciso di dedicare la nostra attenzione agli impatti ambientali, sociali ed economici che i "Grandi Eventi" producono nella nostra città.

"A volte ritornano" come nella migliore tradizione horror, accompagnati da una narrazione mainstream che ha lo scopo di dissipare qualsiasi ombra: ecco il "ritorno" dell'ex sindaco olimpico Castellani (anche ex presidente del comitato organizzatore di Torino 2006) con l'Alleanza per Torino; l'ordine del giorno (nel 2022) per valutare la candidatura di Torino alle Olimpiadi estive del 2036; la drammatica realtà della città più cassaintegrata d'Italia che deve lasciare spazio al racconto della "Capitale dei Grandi Eventi". Torino è il comune con il debito pro capite più alto d'Italia (un altro primato di cui faremmo volentieri a meno), taglia i fondi per il welfare ma spende 650 mila euro per il Todays Festival 2024 che si rivela un flop per il numero di spettatori e un disastro per il Parco della Confluenza che, invece, doveva essere salvaguardato.

Il verde pubblico, appunto, che per il "Grande Evento" e l'amministrazione, rappresenta soltanto una pagina del capitalismo verde: vedi "Kappa Futur Festival" e "Salone del Gusto" al Parco Dora, con la chiusura per diversi mesi di aree che diventano inaccessibili per la cittadinanza e che devono poi essere ripristinate. Lo stesso discorso si può fare per Piazza d'Armi e il Fan Village ATP con il greenwashing del "Green Wall" per cercare di nascondere i problemi creati dalla struttura. La scelta dei parchi e delle aree verdi per i "Grandi Eventi" non è dovuta alla "riqualificazione delle periferie" (finta) come sostiene l'Assessore Carretta: è il prodotto della scarnificazione del patrimonio pubblico della città. Una scarnificazione creata dalla cartolarizzazione degli edifici e dalla privatizzazione del verde: operazioni che hanno contraddistinto il periodo preolimpico (per il finanziamento del Grande Evento) e post-olimpico (per ripianare il debito creato dal Grande Evento). L'Assessore plurindagato all'Urbanistica Mazzoleni, si preoccuperà, tra un'indagine della Procura di Milano e l'altra, di individuare luoghi, nel nuovo Piano Regolatore, che non permettano ai "Grandi Eventi" di devastare le aree verdi?
 
Riteniamo quindi fondamentale creare una mobilitazione dal basso contro i "Grandi Eventi" e per la difesa del territorio e del verde: una mobilitazione resa necessaria dalla crisi profonda che attraversa la nostra città, una crisi generata anche dalle scelte dell'amministrazione.




18 febbraio 2025

PARCO DORA O "PARCO DEI GRANDI EVENTI"? VOGLIAMO UNA CITTÀ VIVA (COME DESIDERA L'ASSESSORE CARRETTA) OPPURE UNA CITTÀ SANA?


Abbiamo partecipato alla seduta congiunta della sesta e quinta commissione: Parco Dora - cenni su bilancio eventi svolti e utilizzo futuro dell'area - nella quale sono intervenuti gli assessori Carretta e Tresso, consiglieri e consigliere comunali e circoscrizionali e il Presidente della circoscrizione 4 Alberto Re. L'intervento di apertura dell'Assessore Carretta ha reso subito evidente che per l'amministrazione il "Grande Evento" al parco Dora non può essere messo in discussione: le ricadute per il territorio sono importanti, gli organizzatori degli eventi investono nella gestione e nel "ripristino" del Parco Dora. Cosa si intende per ripristino di un'area dissestata periodicamente che deve sempre ricominciare daccapo a ricostituire le condizioni vitali del suolo? E come si risarcisce il danno ai cittadini per il mancato utilizzo che perdura fino a ripristino avvenuto e per la molestia dei rumori generati?

Alla "visione" proposta dall'Assessore del "Grande Evento prima di tutto e nonostante tutto" si potrebbe rispondere che "i Grandi Eventi sono difficili da gestire e lasciano poco sul territorio" e che non vogliamo luoghi trasformati in "Disneyland provvisorie": parole che prendiamo in prestito dall'artigiano dell'immaginario Agostino Riitano - "Internazionale" del 31/8/2022 - vale a dire il manager culturale chiamato per dirigere il dossier della candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033. 

In sostanza: la nostra città vuole diventare "Capitale della Cultura" oppure dei "Grandi Eventi"? 

La contraddizione, in realtà, è solo sulla carta e gli interventi che abbiamo sentito durante la seduta erano trasversalmente favorevoli ai "Grandi Eventi" al parco Dora. 

Anche Sinistra Ecologista, con il Presidente Re e la consigliera Diena non è andata oltre la richiesta di mantenere fruibili il più possibile le zone interessate dagli eventi: per la consigliera Diena il Parco Dora è adatto ai "GE" ma "bisogna continuare a dialogare con i comitati e la cittadinanza". 

Se calcolate che la consigliera è - o era? - una militante di FFF e che il 21 febbraio FFF contesterà, sotto il Comune, le politiche ambientali della maggioranza di cui la consigliera fa parte, capirete bene quanto possa essere interessante un "dialogo" con la consigliera Diena. 

L'intervento del Comitato Dora Spina Tre ha ricordato l'articolo 41 della Costituzione: l'iniziativa economica privata è libera e non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana. Il comitato ha parlato anche dei tempi necessari per il montaggio e lo smontaggio e del declassamento, nei fatti, del parco Dora. La Consulta per il Verde ha ricordato il grande impatto di Terra Madre/Salone del Gusto sul parco e auspica che nel prossimo PRG venga prevista un'area apposita per i "Grandi Eventi". L'intervento di No Todays ha messo in luce l'incapacità dell'amministrazione nell'offrire spazi per gli eventi che non siano aree verdi, ha ricordato che non deve esistere una gerarchia tra le aree verdi e che il ripristino della natura è impossibile se l'equilibrio biologico viene continuamente messo in discussione da eventi impattanti. 

Vi è mai capitato di vedere il bellissimo "Under the Skin" di Jonathan Glazer? Ci sono un'aliena, Scarlett Johansson e l'aliena che si impossessa del corpo di Scarlett Johansson: gli uomini "sedotti" dall'aliena Johansson vengono condotti, inconsapevolmente, in un nonluogo. 

Ecco, se al "Grande Evento" assegniamo il ruolo di "Grande Seduttore", l'area di strippaggio del Parco Dora è sicuramente il nonluogo del "Grande Evento" (tutto ciò che confina con il nonluogo perde di significato) oppure il Castello della Bella Addormentata di Disneyland, con buona pace dei concetti espressi da Riitano.

04 febbraio 2025

MASSIMA SOLIDARIETÀ AL CIRCOLO OST Barriera COLPITO DALLA VILE AGGRESSIONE FASCISTA.

Il circolo OST Barriera è un importante presidio sociale, culturale e politico: è tra i promotori della lotta "No Todays" e ha ospitato diversi incontri dedicati al futuro della città ponendo l'accento sulle differenze tra finta riqualificazione (che per l'amministrazione coincide spesso con il Grande Evento periferico) e reali esigenze delle classi popolari. Barriera è uno dei quartieri dove le disuguaglianze economiche si traducono in gravi forme di esclusione sociale: il lavoro che OST Barriera svolge sul territorio è fondamentale. Un lavoro che non può essere compreso da codardi e inutili fascinazistelli - rinvigoriti dagli appoggi governativi - per i quali l'unica politica possibile consiste nello sbombolettare croci celtiche, inventare nuovi slogan razzisti e omaggiare la X MAS.

01 febbraio 2025

PARCO DORA PER TUTTA LA CITTADINANZA O PARCO D'ORO A SFRUTTAMENTO PRIVATO? DICIAMO NO AL TODAYS FESTIVAL E AI GRANDI EVENTI NEI PARCHI PUBBLICI!


Grandi eventi: quali vantaggi portano e a chi? Quali problemi determinano per la cittadinanza e l'ambiente?

Le manifestazioni che richiamano migliaia di persone in città presentano aspetti sicuramente positivi, in particolar modo per chi è coinvolto nell'organizzazione. Queste iniziative, però, producono effetti negativi che si riflettono soprattutto sulla qualità della vita di coloro che abitano nei quartieri dove i grandi eventi vengono collocati (senza un confronto preliminare con gli abitanti e nonostante le loro proteste, come nel caso del Comitato Dora Spina Tre).

Il Comune di Torino ha concesso a società e gruppi privati, gratuitamente, l'utilizzo di spazi verdi pubblici in cui realizzare eventi (finanziati spesso da Fondazioni e soldi dei contribuenti), per di più ottenendo vantaggi in termini di visibilità e facile consenso. Da un decennio il Parco Dora è utilizzato per la realizzazione del "Kappa Futur Festival" a cui si è affiancato dal 2022 il "Salone del Gusto", detto anche “Terra Madre”, che paradossalmente ha devastato quest'angolino di Madre Terra. Per l’estate 2025 anche il Todays Festival ha trovato casa al Parco Dora.

Tutto bene? Tanta musica, cibo e feste etniche si alterneranno occupando per mesi una vasta area del parco. E dopo? Dopo resterà un luogo devastato dalle strutture, dai mezzi pesanti che avranno provocato profondi solchi nei prati e resa inaccessibile una parte cospicua del parco. Un altro parco confiscato e sottratto ai cittadini per mesi come piazza d'Armi per le attività collaterali delle ATP Finals.

Dunque, quali sono le ricadute positive sul territorio? A ben guardare molto poche: la bilancia pende sicuramente sugli effetti negativi. Le aree verdi torinesi sono patrimonio pubblico e Beni Comuni che devono essere tutelati, conservati e incrementati, in una delle città primatiste in termini di inquinamento, e tanto più nell'era del cambiamento climatico che enfatizza sempre più l'isola di calore urbana. Viceversa leggiamo nei bandi anche della possibilità di abbattimenti di alberi per le esigenze di sicurezza (e/o logistiche?) degli eventi.

Pertanto riteniamo che l'amministrazione comunale debba individuare per i grandi eventi e, coerentemente, per strutture fisse come quelle del futuro "Centro per l'educazione sportiva e ambientale" al Meisino, spazi diversi dalle aree verdi.


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13 gennaio 2025

Ripristino e manutenzione del Parco Dora dopo i grandi eventi del 2024 e del futuro

Oggi si è svolta la commissione congiunta della Circoscrizioni 4 e 5 sul verde. Il tema era la manutenzione del verde del Parco Dora dopo i grandi eventi che si sono svolti nel parco nel 2024: Kappa Future Festival e Terra Madre. Presenti l'assessore al verde pubblico Tresso e coordinatori delle circoscrizioni 4 e 5, il rappresentante di Movement, organizzatore del Kappa Future Festival e gli organizzatori di Terra Madre - Salone del gusto.

Tutti sono stati concordi nel ritenere il parco Dora molto delicato e che l'impatto dei due grandi eventi è stato molto elevato, soprattutto di Terra Madre. Questo evento richiede un mese di allestimento e un mese di disallestimento con l'utilizzo di mezzi pesanti per il trasporto dei materiali e, soprattutto, dei mezzi per "alzare" le strutture. Infatti Terra Madre richiede l'utilizzo di ben 20-25 mila metri quadri di strutture.

Il ripristino del parco è iniziato dopo Terra Madre, qualcuno ha sottolineato, in ritardo. Fino a dicembre il ripristino ha riguardato il riallineamento del terreno , dei muretti divelti dai mezzi pesanti, le stradine e i sentieri. A causa delle piogge persistenti, il terreno e il verde sono stati particolarmente danneggiati, cosa che non è avvenuta lo scorso anno. A causa delle basse temperature il verde potrà essere seminato solo a partire da fine febbraio e la sabbiature quando l'erba sarà cresciuta. Per il 2025 le criticità aumenteranno dato che è stato aggiunto il TOdays Festival a fine agosto. I rappresentanti di Terra Madre hanno sottolineato le criticità del nuovo festival che verrà aggiunto quest'anno, dato che il suo smontaggio  si sovrapporrà con l'inizio dell'allestimento di Terra Madre, il quale dura un mese.

L'assessore al verde pubblico Tresso ha sottolineato che questa sequenza di eventi rischia di non essere sostenibile per il parco. Dato che il tema della commissione congiunta era la sua manutenzione, non si è affrontato il tema grandi eventi, che verrà rimandato ad un eventuale incontro con l'assessore Carretta. Dalla Circ5 hanno sottolineato che sono venuti a sapere del nuovo evento dai giornali e hanno chiesto un maggior coinvolgimento delle circoscrizioni. Il presidente della Circoscrizione 4 Re si è augurato un maggior coinvolgimento delle circoscrizioni, in modo da poter programmare gli eventi e la manutenzione in modo piu efficace.

Nessun esponente politico è intervenuto per manifestare contrarietà dei grandi eventi sul parco. Anzi, un consigliere della Circoscrizione 5 ha espresso il desiderio che anche gli eventi diffusi di TOdays, attualmente previsti nella Circoscrizione 6 vengano trasferiti alla 5.

16 dicembre 2024

NO TODAYS (E ALTRI GRANDI EVENTI) NELLE AREE VERDI E NEI PARCHI PUBBLICI

Il prossimo Todays Festival non si terrà al parco della Confluenza, né nelle altre aree naturalistiche tutelate a livello europeo nel territorio del Comune di Torino. L’hanno annunciato a sorpresa martedì 10 dicembre gli assessori Tresso e Carretta, in occasione dell’audizione della Consulta per l’Ambiente e il Verde sul progetto del Parco dello Sport nella riserva del Meisino. Ha detto Tresso: «Non sarà previsto per il prossimo bando del Todays di utilizzare aree all’interno delle zone di Natura2000 […] come era quest’anno la zona della Confluenza.» E Carretta: «Il problema è: la città può permettersi di utilizzare aree che rientrano in fasce protette particolari? Questo è quello che […] ci ha sottolineato l’Ente Parco, questo è quello che ci hanno sottolineato alcuni cittadini. E questa è la conclusione a cui siamo arrivati: no, valuteremo altre zone».

Ci rallegriamo quindi di questo primo risultato della mobilitazione da noi lanciata in pieno agosto, molto partecipata nonostante il periodo, che ha costretto l’Ente Parco (Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese) a cambiare posizione. Aveva emesso parere positivo sullo svolgimento del Todays nel parco della Confluenza soltanto cinque giorni prima dall’inizio del festival, impedendo quindi di bloccarlo per vie amministrative. L’incalzare della nostra protesta ha obbligato l’Ente a esortare il Comune, anche dalle pagine dei giornali, a tenere in futuro questi eventi fuori dalle aree naturalistiche della rete Natura2000.

Una vittoria dei cittadini, quindi. Ma la nostra posizione va ben oltre, perché noi abbiamo chiesto di escludere totalmente i parchi e le aree verdi pubbliche dai siti che possono essere utilizzati per i grandi eventi e per l'allestimento di strutture temporanee e fisse di grande impatto. Respingiamo lo sfruttamento dei beni pubblici, in particolare dei prati e degli alberi dei nostri parchi, per far girare volani economici dai quali la collettività non trae profitto.

Rileviamo intanto la macroscopica contraddizione per cui mentre le istituzioni, concordi, escludono il parco della Confluenza dai siti in cui è possibile tenere il Todays Festival, evento impattante ma temporaneo, vanno avanti imperterrite con il devastante progetto della Cittadella dello Sport al Meisino. Ma Meisino e Confluenza sono due parti della stessa area protetta della Rete Natura2000. E al Meisino, che include una Zona di Protezione Speciale, l’impatto permanente della conversione in palestra a cielo aperto è ben lontano dall’essere azzerato dall’annunciato spostamento della pista di pump track e forse dall’eliminazione delle passerelle nelle zone umide (modeste modifiche richieste dalla Consulta).

Sulla Cittadella dello Sport incombe inoltre la gestione per mezzo di una fondazione di partecipazione, in odore di ingerenze private. Pertanto No Todays al Parco della Confluenza esprime solidarietà al Comitato Salviamo il Meisino, il quale chiede l’archiviazione dell’intero progetto e denuncia la finta rinaturalizzazione della ZPS, purtroppo avallata anche dalla Consulta.

Non solo, ma abbiamo letto su La Stampa dell’11 dicembre un’altra dichiarazione dell’Assessore Tresso sull’edizione scorsa del Todays  al parco della Confluenza: «Tra fasi di allestimento e disallestimento, troppo a lungo un’ampia fetta di verde è stata chiusa al pubblico». Alleluja che ci si accorga tardivamente di quello che era evidente a tutti i cittadini, appena hanno saputo del cronoprogramma! Ma come si chiama questa patologia sensoriale che ha colpito la Giunta, che vede l’impatto del Todays sul parco della Confluenza ma non quello della Cittadella dello Sport al Meisino, e si rende conto che non è giusto requisire per un mese ai cittadini il parco pubblico della Confluenza, ma non il prato di piazza d’Armi per quasi tutto l’anno, per le ATP Finals?

Ma non basta ancora. Tresso dice pure: «Sul piano ambientale e anche acustico l’impatto del Todays è stato eccessivo.» Ma toh, guarda! E i sudditi potrebbero sapere quanto eccessivo? Si potrebbero rendere pubbliche le relative valutazioni prescritte dall’Ente Parco, e capire alla fine chi e come le ha fatte? Potremmo sapere se l’impatto ambientale e acustico è stato tale da causare dei danni? E se ne ha fatti, come e quanto verranno sanzionati? Oppure in questa città chi vince un bando, oltre a poter cambiare il contenuto della sua offerta dopo l’aggiudicazione, è abilitato a procedere per tentativi ed errori, facendo danni ma restando impunito? A noi sembra che troppe cose stiano venendo oscurate, in queste gare non così pubbliche, prima, durante e dopo.

Infine, un altro articolo, sul Corriere della Sera sempre dell’11 dicembre, riporta come probabile sede scelta per il Todays 2025 l’area verde del Parco Peccei di via Cigna. Attendiamo dettagli in merito, anche se, come abbiamo detto, noi siamo contrari all’abuso di tutte le aree verdi pubbliche. Barriera di Milano è per di più un quartiere la cui scarsissima vegetazione andrebbe rigorosamente preservata e incrementata, anziché venire triturata sotto le scarpe degli spettatori dei concerti. Il parco in questione è intitolato ad Aurelio Peccei, promotore del Club di Roma, che nel 1972 pubblicò il famoso Rapporto sui limiti dello sviluppo: sarà al parco Peccei che finalmente i nostri amministratori incontreranno la loro nemesi politica, per essersi ostinati a non vedere questi limiti e a favorire interessi particolari, anziché considerare le esigenze essenziali quotidiane della collettività?

Noi vogliamo il pane, il verde e le rose, e che i circenses privati sponsorizzati o finanziati dal Comune e dalle attigue fondazioni si tengano dove non sfruttano e danneggiano i beni pubblici.

Parco Dora e Kappa FuturFestival: il parere della Commissione Consiliare Ecologia, Ambiente e Verde Pubblico

Mercoledì 4 giugno 2025 la VI Commissione Consiliare del Comune di Torino "Ecologia, Ambiente e Verde Pubblico" è convocata con al...