16 novembre 2024

Per l'assessora alla cultura Purchia e la Giunta il Todays Festival può tornare nel Parco della Confluenza

Anche con una ruota (panoramica) in meno, a cui ha messo le ganasce l'AIPO perché la si voleva posteggiare su zona esondabile, l'assessore agli eventi Carretta e soci sembrano determinati a tirare dritto per gli altri progetti, ignorando le obiezioni degli Enti preposti, della Consulta comunale per l'ambiente e dei movimenti.

In particolare, la delibera della Giunta Comunale 656/2024 del 5 novembre, proposta dall'assessora Purchia, che approva le linee di indirizzo per il programma culturale 2025 della Fondazione Cultura e riguarda anche l'edizione 2025 del Todays Festival, non lascia intravedere da parte dell'amministrazione comunale la possibilità di invertire la tendenza a decidere in funzione dei propri obiettivi a prescindere da considerazioni di efficacia e opportunità, nonché dai danni economici e ambientali che ne possono derivare, come molti casì (dal parco del Meisino alla ruota panoramica, all’ospedale alla Pellerina, all’area ThyssenKrupp e alla stessa scorsa edizione di Todays) stanno a dimostrare.  

In tale delibera, le sole differenze rispetto a quanto era previsto per il 2024 sono che non si precisa più che il festival si deve tenere solamente nella Circoscrizione 6, ma gli si attribuisce "l'obiettivo di valorizzare l'area nord della città", attraverso "un'offerta specifica nei mesi estivi, con particolare attenzione al mese di agosto". E che, come "per le altre manifestazioni estive, anche per il festival Todays si ritiene opportuno aprire a percorsi di più ampio respiro, che prevedano progettualità biennali, ai fini di favorire il radicamento dell'iniziativa sul territorio." Con questa decisione della Giunta ora la Fondazione Cultura, che nel contempo ha avuto rinnovata la convenzione con la Città di Torino per gli anni dal 2025 al 2027, è abilitata a pubblicare il bando biennale 2025-26, che per quanto se ne sa potrebbe anche essere già stato preparato.

Non sono specificate nella delibera altre condizioni che il bando medesimo deve prevedere, come il non utilizzo  dei parchi e di aree verdi da noi richiesto, o almeno del parco della Confluenza come richiesto da altri soggetti. E non si indica neanche se gli eventi dovranno tenersi tutti in un'unica sede, quale indirizzo di tipo musicale dovrà essere perseguito (si dice genericamente "attraverso la proposta di una iniziativa dedicata a un pubblico giovane", addirittura non si parla proprio di musica). Insomma, l'assessora alla cultura Purchia, che ha proposto la delibera (quindi senza formalmente l'intervento dell'assessore agli eventi Carretta) dà carta bianca alla Fondazione Cultura per gestire le prossime due edizioni del festival e il relativo bando, che ormai è urgente: o meglio, per gestirlo lei stessa (in autonomia o con altri assessori) in rapporto diretto con la fondazione.

Tutto ciò senza che però il Consiglio Comunale sia stato prima messo in condizione di formulare in proposito proprie valutazioni e ipotesi sulla base degli esiti dell'edizione 2024, compresi quelli di tipo ambientale,  come era stato invece chiesto anche da consiglier* PD e AVS della maggioranza nella riunione congiunta delle commissioni Ambiente e Cultura chiamate a discutere sulla mozione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, con la quale veniva chiesto di non programmare più il Todays Festival alla Confluenza. In quella occasione erano stati proprio gli/le stess* consiglier* di maggioranza a richiedere che, prima di esprimersi sulla modalità di organizzazione dell’edizione 2025, gli assessori competenti Purchia, Carretta e Tresso (allora assenti) si presentassero in Consiglio Comunale per relazionare su cosa era successo al parco della Confluenza nell’agosto e settembre scorsi.

Il 5 novembre scorso invece la Giunta Comunale ha autonomamente deciso, su indicazione dell’assessora alla cultura, che il festival potrà svolgersi anche in aree esterne alla Circoscrizione 6, senza escludere i parchi e le aree verdi e stabilendo che chi vincerà il bando lo organizzerà per due anni consecutivi, cioè fino a poco prima delle prossime elezioni. Saranno d’accordo quindi, con queste scelte già fatte, i/le consiglier* comunali di maggioranza e il gruppo 5 Stelle presentatore della mozione, ancora in attesa di essere discussa e votata, che aspettavano invece di poterne parlare prima in Consiglio?

Certo altre condizioni potrebbero essere inserite nel bando prima che questo venga emesso, ma non ci sembra che l'operato della Giunta faccia sperare che questo avvenga. 


07 novembre 2024

MALIKA AYANE E IL SONIC PARK MATERA: I "MISTERI" DELLA FONDAZIONE REVERSE.

La cantautrice Malika Ayane - che si esibirà a Torino il prossimo 13 novembre - in un'intervista al Corriere non conferma la sua partecipazione al concertone torinese di Capodanno organizzato (secondo le indiscrezioni filtrate dalla stampa) dalla Fondazione Reverse: dopo la smentita di Tananai - le notizie riportavano la presenza del cantautore milanese, Ayane e Morcheeba - resta da capire come sia possibile gestire un bando, finanziato con soldi pubblici, con queste modalità. 

Alla mancanza di trasparenza, si aggiunge l'assoluta incompetenza dell'assessore ai "Grandi Eventi" Carretta secondo il quale, citando una recente intervista: "I numeri non sbagliano mai e appagano gli sforzi fatti". Forse si è dimenticato del flop del Todays Festival...

Nell'attesa della lineup prevista per il concertone, può essere utile rispolverare un servizio di "Striscia la notizia" del maggio 23 (link: https://www.striscialanotizia.mediaset.it/.../matera.../), nel quale viene denunciata la vendita di biglietti per il Sonic Park di Matera 2023 (sempre organizzato dalla Fondazione Reverse) prima della valutazione di incidenza ambientale - la famosa VIncA - che ricordiamo anche per il caso Parco della Confluenza. L'edizione 2023 venne realizzata senza rispettare i vincoli prescritti, ad esempio sul "disturbo continuativo" arrecato all'avifauna. 

La giunta pentastellata del sindaco Bennardi, aveva addirittura approvato un atto per concedere, agli organizzatori degli eventi, la deroga per il superamento dei limiti di inquinamento acustico. Nel 2024, la Fondazione Reverse decide di non organizzare il festival lamentando "complessità burocratiche". Ulteriori info nell'articolo: https://www.lecronachelucane.it/.../sonic-park-a-cava.../

Noi siamo ancora in attesa di risposte chiare in merito al prossimo bando del Todays Festival per il 2025: verranno escluse le aree verdi e i parchi? Oppure prevarrà la linea dell'assessore Carretta, che sostiene: "I grandi eventi hanno restituito i parchi alla cittadinanza"?

NO TODAYS AL PARCO DELLA CONFLUENZA

La ruota panoramica “bloccata” dalla burocrazia

La ruota panoramica “bloccata” dalla burocrazia. Così si intitola l’articolo di Adele Palumbo del 5 novembre 2024 sull’edizione digitale di “Torino Cronaca”. E si conclude con: "La speranza è che le luci sull’attrazione possano accendersi per le feste di Natale".

Ma la speranza di chi? Leggendo l’articolo, si scopre che è la speranza di ThreeWheel, società che si occuperà dell’attrazione dopo la sua installazione, e del suo titolare (promosso a CEO nell’articolo) Massimo De Carlo. Cercando in rete si scopre che una società ThreeWheel non esiste: esiste una srl chiamata TheWheel, che ha già avuto qualche problema a Rimini, dove ha installato la medesima ruota, come si può leggere qui: Rimini. Chiesta la condanna per la Ruota Panoramica - Chiamamicitta. Perché si sa, si comincia con un’installazione temporanea (anche la Soprintendenza di Torino ha dato l’ok a patto che la ruota non permanga a ingombrare la visuale del / dal Monte dei Cappuccini oltre sei mesi), ma poi un giro di giostra tira l’altro…

Benché la giornalista non lo nomini, sicuramente la speranza che si arrivi a installare la ruota ai giardini Ginzburg è condivisa anche dall’Assessore Domenico ("Mimmo") Carretta, proponente di carrettate di pessime idee tutte impattanti sul verde pubblico, dal parco dello Sport piazzato nella riserva naturale del Meisino, tutelata da normative europee, al Todays Festival al parco della Confluenza. E proponente anche della ruota panoramica, il cui bando pubblico è stato fulmineamente deliberato-approvato-aggiudicato tra agosto e settembre. Che, come si legge nell’articolo, oltre un anno fa ci fosse già stata una fuga di notizie che, in assenza di delibere e bandi, parlava già dell’installazione della ruota in città in occasione delle feste di Natale è alquanto preoccupante. Come siamo messi, a legalità, in questa città?

In ogni caso, che la ruota possa fare capolino (con i suoi 60 metri di altezza!) in città per le feste di Natale non è certo la speranza dei cittadini. I quali, tra raccolte firme e volantinaggi, sperano che la ruota panoramica non sia installata mai, con il suo peso e la sua altezza, sulla sponda del fiume, restando bloccata innanzitutto dal buon senso. L’articolo invece declassa le doverose e obbligatorie valutazioni tecniche a “burocrazia” e gli Enti che devono essere coinvolti nella procedura a “14 soggetti esterni”, quasi che fossero ficcanaso guastafeste.

Vien da domandarsi se la speranza dei giornalisti sia di scrivere presto succosi articoli sul disastro occorso a causa di venti a 100 kmh che fanno crollare nel fiume la ruota: possibilità di cui dobbiamo tenere conto oggigiorno (Fiera di Gandia | Cade la ruota panoramica, 35 feriti), così come delle alluvioni e delle siccità, che sconsigliano pure di aggravare il carico di inquinamento urbano aumentando le attrazioni turistiche e i grandi eventi con il relativo traffico. I monumenti e i parchi di Torino sarebbero già sufficienti, come attrazioni, poiché non li ha uguali nessun’altra città, mentre di ruote panoramiche è pieno il mondo, e qualcuna va pure a fuoco: Incendio su una ruota panoramica, 20 feriti - RSI

Nell’epoca del cambiamento climatico forse i giornalisti dovrebbero tornare a scrivere gli articoli a penna, avendo così più tempo per ragionare. In ogni caso non dovrebbero farsi interpreti di interessi estremamente circoscritti e privati, contrastanti con quelli pubblici ovvero della popolazione. Tra i quali c’è anche l’utilizzo del grande prato di piazza d’Armi, occupato e devastato dalle altre attività commerciali che, come la ruota, girano intorno agli ATP Finals. A causa di ciò, il prato resta confiscato ai cittadini per 10 mesi, per i 5 anni in cui ci siamo aggiudicati il meraviglioso grande evento ma anche i suoi imprevisti effetti collaterali sui beni comuni di tutti. Effetti che potrebbero essere evitati se gli amministratori adeguassero il loro pensiero al periodo in cui viviamo.


04 novembre 2024

LA PASSEGGIATA DI "UN ALTRO PIANO PER TORINO" A BERTOLLA: RSA, PARCHI DI CEMENTO E L'IMMANCABILE BANDO DEL FESTIVAL TODAYS.

E si parte - dal quartiere Verna precisano - con i prati che sono stati salvati dal comitato "Salviamo Barca e Bertolla": mentre un labrador ti posa delicatamente un legnetto vicino alle scarpe e tu, dopo una finta alla Messi, lo calci a non più di venti cm (sicché il labrador te lo riporta molto scazzato), una residente ricorda che l'isolone Bertolla era stato, ahinoi, inserito tra le possibili location del Todays festival 2024. 







Pochi passi e ci troviamo di fronte la RSA "Giardino degli Aironi" una residenza per anziani Prestige con un elevato standard alberghiero e un ampio spazio verde con "giardino sensoriale" (così viene descritta la struttura sul sito). I residenti raccontano la trasformazione del prato antistante causata dall'apertura della RSA e di suite che costano 7000 euro al mese. Il "Giardino degli Aironi" è la settima struttura del colosso francese Orpea a Torino, la dodicesima in Piemonte e la ventiseiesima in Italia: nel 2022, il giornalista Victor Castanet, ha pubblicato un libro inchiesta "Les Fossoyeurs" (I becchini) dove denunciava i maltrattamenti subiti dagli anziani e dalle anziane nelle case di cura Orpea. Razionamento dei farmaci, delle protezioni sanitarie e del cibo, carenze di personale: un sistema basato sulla logica del massimo profitto e dei minimi costi. 


"Voci di quartiere": i protagonisti siete voi! assicura un cartello che pubblicizza gli appuntamenti di "Torino Cambia"; ascoltare le persone per costruire la Torino di domani attraverso incontri, passeggiate, spettacoli ed "incursioni". Per "incursioni" si intendono i viaggi della cargo bike Alfonsina nei mercati e nelle piazze per raccogliere il punto di vista degli abitanti sulla Torino che verrà: una narrazione - o come dicono loro uno storytelling - per giustificare, con la presunta partecipazione della cittadinanza, le mani sulla città di Bloomberg e Compagnia di San Paolo. La disperata ricerca del "City Branding", per una città sempre più contraddistinta dal transitorio, dall'effimero e dalla megalomania tossica: secondo i dati forniti pochi giorni fa all'Accademia delle Scienze, Torino ha subito in dieci anni un calo del 18% nella fascia d'età 25-44 anni. Abbandonare la città oppure eliminare il problema alla radice evitando di venire al mondo, sono gli antidoti al veleno che inoculiamo anche oggi, in dose minore, quando ascoltiamo le parole di chi il quartiere lo vive e vuole preservarlo dalla speculazione: il "Condominio Parco degli Aironi" in strada Bertolla, un complesso residenziale con un futuro parco di 40 mila mq, per ora uno scheletro senza stile e senza respiro. 


Dopo un tot di metri (e qualche altro bastoncino lanciato al labrador) ci viene raccontata la storia dell'isolone Bertolla (e del suo rapporto con il Parco della Confluenza): ospita una garzaia - unico caso in Europa insieme ad Amsterdam dentro i confini di una grande città - e ha subito un taglio sostanzioso del pioppeto nel 2020. Vengono messe in luce le colpe dell'Ente Parco del Po, azioni che hanno portato ad un declassamento (un declassamento di fatto che può anticipare quello formale) della Confluenza e del Meisino. E tocca appunto al comitato "Salviamo il Meisino", quando ormai siamo avvolti dalla nebbia - a tratti ricorda la Ravenna di Antonioni, ma senza le ciminiere - chiudere gli interventi con la descrizione della "Cittadella dello Sport" o "Centro per l'educazione sportiva e ambientale": un progetto da 11.5 milioni di euro finanziato dal PNRR duramente contestato per l'impatto devastante e la militarizzazione del territorio.

Torniamo come il funghetto del Monopoli al punto di partenza in via Fattorelli che oggi coincide con il punto di arrivo: riusciamo a saltare la casella "In prigione" e ci interroghiamo (non è questo lo scopo del gioco?) sul numero di dadi in possesso degli speculatori.


No Todays al Parco della Confluenza

25 ottobre 2024

MA CHE CE FREGA DEL TODAYS FESTIVAL AL PARCO DELLA CONFLUENZA? È LA GIORNATA DEL CITY BRANDING!!

 

Il progetto per rifare il logo: un investimento strategico da 432 mila euro con il bando a novembre, raccontano gli organi di stampa, ed ecco spiegata la "fuga" dei consiglieri e delle consigliere del PD dalla seduta delle commissioni Cultura+Ambiente. Seduta pubblica con la discussione inerente alla mozione "No Todays al Parco della Confluenza" - il titolo spiega tutto o perlomeno, dovrebbe spiegare, perché a quanto pare non è stato compreso dagli esponenti del PD. Ma come puoi mancare alla presentazione del City Branding che, secondo le intenzioni dell'amministrazione, porterà TORINO NEL MONDO? Rinunciare per il PD è impossibile - proposta per il logo facile facile: "WE LOVE GRANDI EVENTI" - e quindi meglio non ascoltare le conclusioni della commissione. Cosa sarà mai un altro floppone Todays dentro il Parco della Confluenza? 

Spoileriamo (per usare un termine odioso e abusato) il finale: l'atto è stato liberato per l'aula ma verrà sospeso in attesa di ulteriori "approfondimenti"; erano assenti gli assessori (e senza, gli esponenti del PD non sanno quali decisioni devono prendere), le foto della devastazione del parco non erano sufficienti per giudicare l'impatto del festival (meglio aspettare i risultati della Fondazione Reverse che, avendolo organizzato, sicuramente saranno obiettivi) e la Consulta per l'Ambiente ha ricordato che le valutazioni sull'area devono essere fatte PRIMA non DOPO. Altrimenti ti ritrovi, come aveva ricordato a mezzo stampa, la direttrice dell'Ente Parco, con il cerino in mano. 

Distinguere il PD dalle destre è diventato impossibile: il consigliere Ledda (uomo di fiducia di Salvatore Gallo, stando alle inchieste), oggi ha detto in commissione che "Il parco della Confluenza è frequentato in maniera sbagliata". Il "moderato" Fissolo - quello che in un post accostava le roulotte dei ROM alla monnezza, se non ricordiamo male - ha scomodato persino Comala per beatificare la socializzazione nelle aree verdi e ha ricordato il "meraviglioso" programma della maggioranza: puntare sugli eventi. Per concludere, l'intervento della consigliera Diena di Sinistra Ecologista che non ricordava il no del suo partito (a giochi fatti) nella precedente commissione a tema Todays e l'ha trasformato, nei suoi ricordi, in un sì. Più che comprensibile: un no di SE al PD è un evento miracoloso, quindi è possibile non ricordarlo. Resta il fatto che il PD, al momento, non vuole escludere il parco della Confluenza dal prossimo bando per il Todays Festival, come era facile prevedere. 

Dobbiamo dedurre, quindi, che il prossimo bando (triennale oppure no) non verrà emesso dalla Fondazione Cultura fino a quando il Consiglio Comunale non si sarà espresso con il voto? Noi, in ogni caso, continueremo a mobilitarci contro la devastazione provocata dai Grandi Eventi.

No Todays al Parco della Confluenza

23 ottobre 2024

Giovedì 24 ottobre discussione in commissione della mozione 5 Stelle contro Todays al Parco della Confluenza


Giovedì 24 ottobre alle 16:30 le Commissioni Ambiente e Cultura del Consiglio Comunale si riuniranno per discutere, in seduta congiunta, una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle: il documento impegna il Sindaco e la Giunta a non realizzare nel Parco della Confluenza le prossime edizioni del festival Todays. Prima del voto in Consiglio Comunale, quindi, la discussione si svolgerà in un contesto più raccolto, ma sempre accessibile al pubblico.

Giovedì 24 potrebbe manifestarsi l'opposizione politica interna al Comune alla eventuale scelta dell'amministrazione di usare, per il 2025, il Parco della Confluenza per fini privatistici. Noi ci siamo già espressi contro questa modalità d'uso del parco medesimo e contro i "Grandi e Piccoli Eventi" in grado di creare danni all'ambiente e al verde pubblico. La mozione del Movimento 5 Stelle si limita a chiedere di non utilizzare più la Confluenza per Todays, ma secondo noi doveva essere estesa la richiesta anche al resto delle aree verdi cittadine. In ogni caso, il riconoscimento da parte del consiglio di questa opzione di non uso del parco  con un voto a maggioranza - per quanto le mozioni molto spesso poi non diano seguito a nessuna iniziativa concreta - potrebbe fornire un primo segnale positivo circa la volontà dell'amministrazione torinese di ridurre l'uso indiscriminato delle aree verdi per altri scopi, in controtendenza con quello che invece sta succedendo per altre iniziative già programmate, come la ruota panoramica ai giardini Ginzburg e il "Natale in Giostra" al Parco Dora, per fare due esempi. Dubitiamo fortemente, però, che ci possa essere una maggioranza in Consiglio Comunale, con queste posizioni difformi: il partito prevalente, il PD, esprime gli assessori che hanno preso le decisioni più impopolari e dannose sull'utilizzo delle aree verdi e l'opposizione di destra considera il verde uno strumento per l'estrazione di profitto e non per migliorare la qualità di vita della cittadinanza. 

Sarà interessante invece riscontrare se, ai 5 Stelle che voteranno a favore della mozione, si aggiungeranno altr* consiglier*: ad esempio i due esponenti di Sinistra Ecologista il quale, pur facendo parte della maggioranza che sostiene la Giunta, si è dichiarato, come partito - in occasione di precedenti occasioni anche istituzionali - contrario a proseguire l'esperienza di un festival nel parco della Confluenza. Dai due consiglier* dovrebbe anche arrivare la proposta (visto che fanno parte di un partito che si definisce ecologista) di un miglioramento della mozione: possibile, appunto, includendo il non utilizzo non solo per Todays e al Parco della Confluenza, ma a tutti gli eventi impattanti e a tutte le aree verdi e parchi. Tutte eventualità sulla cui concretizzazione non abbiamo però reali aspettative, sulla base di quanto è stato proposto dall'amministrazione comunale sinora.

Pensiamo che comunque sia importante che in questa occasione di discussione pubblica - e in quella che si verificherà quando la mozione verrà messa in votazione in Consiglio Comunale - ci sia attenzione da parte della cittadinanza e dei collettivi che lottano contro i danni provocati all'ambiente e al verde dalle scelte dell'amministrazione attuale (e di quelle precedenti). 

Per questo invitiamo ad assistere alla riunione congiunta delle due commissioni a Palazzo Civico, oppure a seguirla tramite lo streaming disponibile dalle 16,30 di giovedì 24 ottobre sul sito comunale al link https://www.comune.torino.it/multimedia/commissioni/orologio.shtml


15 ottobre 2024

TANANAI SÌ/NO: LA FONDAZIONE REVERSE DOPO IL FLOP DEL TODAYS FESTIVAL E LA DEVASTAZIONE DEL PARCO DELLA CONFLUENZA, SI AGGIUDICA IL BANDO PER IL CONCERTO DI CAPODANNO.


Ieri è uscita la notizia che i vincitori del bando per Todays 2024 si sono aggiudicati anche quello per il concerto, organizzato e pagato dal Comune di Torino, del 31 dicembre in piazza Castello, gestito non dalla Fondazione Cultura ma dal servizio comunale eventi. Il bando comprende la fornitura del palco e dei servizi anche per il concerto di musica classica del giorno successivo organizzato dalla Fondazione Cultura. Referenti politici di questi eventi sono ancora gli assessori Purchia e Carretta. L'aggiudicazione del concerto, gratuito per il pubblico, a Fondazione Reverse, è stata fatta secondo gli organi di informazione, sulla base di una offerta che comprende come ospite di punta Tananai: ma oggi, l'agenzia che lo rappresenta, dichiara che il suo artista non potrà esibirsi perché ha un contratto per un concerto a pagamento, sempre a Torino, previsto per il 3 dicembre. Come è potuto succedere? Non è stata verificata al momento di aggiudicare il bando, la reale disponibilità degli artisti per il 31 dicembre? 

Esattamente come non era stato verificato al momento di aggiudicare il Festival Todays 2024 che esistessero i requisiti per l'utilizzo del parco della Confluenza, ma era stata chiesta nel bando solamente una verifica di compatibilità - prodotta da chi presentava l'offerta - lasciando poi le verifiche formali alla fase successiva all'aggiudicazione. Una fase successiva in cui, diventava complicato, mettere in discussione la scelta di quel parco - come ha fatto capire la direttrice dell'Ente Parco del Po nelle dichiarazioni post festival. 

La gestione dei bandi per la realizzazione di eventi non può avere zone d'ombra che lascino margini di incertezza sulla loro consistenza e impatto, perché i danni, che possono derivare dall'accertamento successivo nel caso di una  mancanza di requisiti di fattibilità e sostenibilità, possono essere gravi.

Per l'assessora alla cultura Purchia e la Giunta il Todays Festival può tornare nel Parco della Confluenza

Anche con una ruota (panoramica) in meno, a cui ha messo le ganasce l'AIPO perché la si voleva posteggiare su zona esondabile, l'ass...