04 maggio 2025

OGGI FESTEGGIAMO UN LIETO EVENTO: NASCE LA MOBILITAZIONE CONTRO I "GRANDI EVENTI"

 



Archiviato - anche grazie alla nostra lotta - il Todays Festival targato Fondazione Reverse, abbiamo deciso di dedicare la nostra attenzione agli impatti ambientali, sociali ed economici che i "Grandi Eventi" producono nella nostra città.

"A volte ritornano" come nella migliore tradizione horror, accompagnati da una narrazione mainstream che ha lo scopo di dissipare qualsiasi ombra: ecco il "ritorno" dell'ex sindaco olimpico Castellani (anche ex presidente del comitato organizzatore di Torino 2006) con l'Alleanza per Torino; l'ordine del giorno (nel 2022) per valutare la candidatura di Torino alle Olimpiadi estive del 2036; la drammatica realtà della città più cassaintegrata d'Italia che deve lasciare spazio al racconto della "Capitale dei Grandi Eventi". Torino è il comune con il debito pro capite più alto d'Italia (un altro primato di cui faremmo volentieri a meno), taglia i fondi per il welfare ma spende 650 mila euro per il Todays Festival 2024 che si rivela un flop per il numero di spettatori e un disastro per il Parco della Confluenza che, invece, doveva essere salvaguardato.

Il verde pubblico, appunto, che per il "Grande Evento" e l'amministrazione, rappresenta soltanto una pagina del capitalismo verde: vedi "Kappa Futur Festival" e "Salone del Gusto" al Parco Dora, con la chiusura per diversi mesi di aree che diventano inaccessibili per la cittadinanza e che devono poi essere ripristinate. Lo stesso discorso si può fare per Piazza d'Armi e il Fan Village ATP con il greenwashing del "Green Wall" per cercare di nascondere i problemi creati dalla struttura. La scelta dei parchi e delle aree verdi per i "Grandi Eventi" non è dovuta alla "riqualificazione delle periferie" (finta) come sostiene l'Assessore Carretta: è il prodotto della scarnificazione del patrimonio pubblico della città. Una scarnificazione creata dalla cartolarizzazione degli edifici e dalla privatizzazione del verde: operazioni che hanno contraddistinto il periodo preolimpico (per il finanziamento del Grande Evento) e post-olimpico (per ripianare il debito creato dal Grande Evento). L'Assessore plurindagato all'Urbanistica Mazzoleni, si preoccuperà, tra un'indagine della Procura di Milano e l'altra, di individuare luoghi, nel nuovo Piano Regolatore, che non permettano ai "Grandi Eventi" di devastare le aree verdi?
 
Riteniamo quindi fondamentale creare una mobilitazione dal basso contro i "Grandi Eventi" e per la difesa del territorio e del verde: una mobilitazione resa necessaria dalla crisi profonda che attraversa la nostra città, una crisi generata anche dalle scelte dell'amministrazione.




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